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Prova Harley-Davidson Tri Glide Ultra Classic 2014

Difficile trovare qualcosa di più esclusivo e di tanto diverso da una moto, anche per quanto riguarda la guida. Basta la patente B. Prezzi a partire da 36.800 euro

Se l’Electra Glide vi sembra tutto sommato troppo piccola, la soluzione si chiama Tri Glide. Per tutti è il trike di Harley-Davidson: 560 kg di cromature, motore, intrattenimento e capacità di carico. Negli Stati Uniti questo modello è un bestseller, amatissimo soprattutto perché è comodo, ideale per i lunghi viaggi in coppia, perfettamente a suo agio lungo le strade infinite dell’Ovest americano. In Italia venderne qualche decina di esemplari sarà un successo, anche perché il prezzo d’ingresso di 36.800 euro ne fa un veicolo decisamente esclusivo. L’esclusività, peraltro, non dipende soltanto dal listino: il Tri Glide è unico per stazza, aspetto e caratteristiche di guida.LIVELa base motoristica è quella, apprezzatissima, del bicilindrico Twin-Cooled High Output Twin Cam 103: si tratta della più recente evoluzione del V2, dotato di raffreddamento a liquido delle teste e potenziato fino a 64 kW in ragione dell’imponente massa del Tri Glide. Anche questo modello ha beneficiato dei moltissimi miglioramenti introdotti dal Project Rushmore, il programma di miglioramento che ha rivoluzionato la gamma Touring. Il raffreddamento delle teste è senz’altro uno degli aspetti più interessanti: in realtà si dispiega soltanto intorno alla valvola di scarico, ma è comunque sufficiente per regolarizzare la combustione e garantire un maggior comfort termico a pilota e passeggero, riducendo la trasmissione di calore. Il telaio è specifico: si distingue nelle quote dalla gamma Touring per il cannotto di sterzo dall’angolo più aperto; la forcella è assistita da uno specifico ammortizzatore di sterzo. Differente il diametro delle ruote: 17″ anteriore e 16″ posteriore.D’impatto il gruppo ottico anteriore, con doppi fari e fendinebbia interamente a LED; il proiettore centrale è sostituito da un elemento decorativo cromato, come impone la legislazione italiana. Anche l’impianto frenante distingue il Tri Glide: avantreno e retrotreno montano una coppia di dischi ciascuno ed è prevista l’azione combinata quando si utilizza il comando a pedale. Oltre ai dischi posteriori, infatti, entra in funzione anche uno dei sei pistoncini di ogni pinza anteriore; al contrario la leva al manubrio comanda soltanto la coppia di dischi davanti. Manca l’ABS, che finora non abbiamo mai visto su un veicolo a tre ruote…Il comfort è uno degli obiettivi del Project Rushmore: sella ridisegnata per essere più ampia e comoda, sia per il pilota sia per il passeggero; batwing (il cupolino) con la presa d’aria SplitStream che riduce le turbolenze nella zona del casco; deflettori a lato della sella per deviare l’aria calda proveniente dal motore; nuovi comandi al manubrio. Il Tri Glide aggiunge la retromarcia elettrica, da attivare con un pulsante collocato sul blocchetto sinistro, e il freno di stazionamento a pedale, anch’esso sul lato sinistro.L’intrattenimento e le informazioni, ossia l’infotainment, sono garantiti dalla strumentazione completamente rivista, integrata dal touchscreen di 6,5″ a colori, completo di riconoscimento vocale in 9 lingue, navigazione GPS, interfono e CB. Non manca il cruise control, né altoparlanti in grado di offrire qualità del suono e volume adeguato anche al crescere della velocità. La capacità di carico, pur in assenza delle borse laterali, è notevole: 189,7 litri totali, garantiti dal Tour-Pak (il top case) e dal vano ricavato nello spazio tra le ruote posteriori.RIDEPer salire in sella è utile sfruttare le ampie pedane piatte, ricordandosi poi che mettere i piedi a terra non è indicato: meglio sfruttare il motore per avanzare e la retromarcia elettrica per fare manovra. Di spazio in sella ce n’è tantissimo: l’imbottitura è morbida, la forma ergonomica. Davanti al manubrio la strumentazione e i sistemi di intrattenimento impressionano per qualità e completezza: bello, in particolare, il touchscreen a colori, che vanta una buona funzionalità a guanti indossati. I problemi, se di problemi si può parlare, cominciano quando si parte…Non c’è nulla di tanto lontano dalla guida di una moto: non a caso, infatti, l’approccio al trike è più facile per un automobilista che per un motociclista. Nulla di quanto appreso in anni di guida su due ruote viene utile sul Tri Glide, fatta eccezione per la gestione dell’acceleratore e dei freni. Qui il manubrio va girato nella direzione della curva, perché ovviamente il trike non si inclina, piantato com’è sulla coppia di ruote motrici posteriori. Ciò richiede un inevitabile e non facile adattamento, più difficile per chi ha un forte background motociclistico. Il motore, in compenso, facilita le cose, dato che offre un’erogazione dolce e regolare in ogni condizione, sopportando senza problemi anche la marcia a passo di parata. Il beneficio offerto dal raffreddamento a liquido delle teste è sensibile e accresce il già elevato comfort del Tri Glide.Dopo il lancio del primo trike Harley-Davidson nel 2009 e l’evoluzione dell’anno successivo su base Street Glide, il nuovo Tri Glide completa il percorso di sviluppo, offrendo una soluzione di viaggio unica, nata per gli Stati Uniti ma suggestiva anche da noi, a dispetto delle strade senza dubbio più strette e trafficate. I potenziali acquirenti, che si aggiungono a coloro che hanno già il Tri Glide in garage –  e sono già circa 30 persone – sono innanzitutto gli automobilisti, facilitati anche dalla possibilità di guidare il trike con la sola patente B. Anche i grandi viaggiatori, che macinano 1.000 km al giorno in totale relax, saranno tentati di cedere alle lusinghe del Tri Glide. A patto, però, di non pretendere le emozioni di guida di una moto, che questo tre ruote non può offrire. Quattro le combinazioni di colore, con prezzi che vanno da 36.800 a 38.600 euro chiavi in mano: pieno di benzina, 24 mesi di garanzia e 1 anno di assistenza stradale inclusi.

 

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