Correreste la maratona in infradito? Salireste sul Monte Bianco indossando le espadrillas? Andreste a ballare con gli zoccoli di legno? A meno di esservi persi nei fumenti alla marijuana, mai osereste tanto. Ogni attività, del resto, richiede la scarpa giusta. Perché, allora, abbinare “gomme” di scarso valore, buone al massimo per rinfrescare l’alito, a vetture sportive o elaborate? Hankook si erge a paladina delle prestazioni proponendo nuove “calzature” after market votate tanto all’estetica quanto alle performance.
I Ventus V12 evo2, questo il nome degli inediti pneumatici coreani, sono caratterizzati da battistrada direzionale a blocchi tridimensionali e fascia esterna, in corrispondenza dello strato cinturato, particolarmente rigida e leggera, a tutto vantaggio del contenimento delle deformazioni. La mescola in nano silicio arricchita da polimeri di stirene, un idrocarburo aromatico, favorisce la trazione sul bagnato, promettendo al contempo una ridotta resistenza al rotolamento.
Resta da debellare un acerrimo nemico delle prestazioni: la temperatura. Sovente troppo elevata, specie in caso di guida con il coltello tra i denti. A tal proposito, Hankook adotta un sistema di raffreddamento mediante canalizzazione dei flussi d’aria alla base dei tasselli del battistrada, tale da ridurre i “bollenti spiriti” non solo della carcassa, ma anche dei blocchi a contatto con l’asfalto. Un vero e proprio effetto ventilatore dall’interno verso l’esterno.
Analogamente ai “fratelli maggiori” Ventus S1 evo2, i nuovi Ventus V12 evo2 possono contare su di una finitura aerodinamica mediante cinque diverse inclinazioni delle scanalature, in grado di compensare le onde sonore e, conseguentemente, ridurre la rumorosità di rotolamento. Prodotti in Ungheria, saranno disponibili durante la primavera 2014 in 25 misure con diametro da 16 a 19 pollici, battistrada da 205 a 255 mm e spalla da 30 a 50.