Sembravano disorientati. Scossi come un pugile al dodicesimo round. Fatta eccezione per V40 (leggi qui la nostra prova), presentata lo scorso anno, dal 2010 non portavano al debutto un modello inedito. A maggio avevano dato i primi segnali di risveglio aggiornando S60, V60, V70, S80, XC60 e XC70. Praticamente l’intera gamma. XC90 però, che al debutto nel 2002 si prefiggeva di contrastare l’armata tedesca formata da Audi Q7, Bmw X5 e Mercedes-Benz ML, continuava a non vedere eredi all’orizzonte. Ora si son destati. Gli Svedesi sono tornati. L’iniezione di capitali ad opera della cinese Geely inizia a farsi sentire. È suonata la sveglia. Anzi la carica. Volvo is back!
XC90 avrà un seguito. Debutto previsto per la seconda metà del 2014. Il rilancio del marchio scandinavo, ad oggi, passa però per una concept coupé. Ovviamente ibrida, come vuole il trend tecnico del momento. Sviluppata non sulla base delle precedenti piattaforme Ford, bensì internamente, godendo di maggiore libertà progettuale. Nel dettaglio, il sistema di propulsione ibrida plug-in, pertanto con batterie ricaricabili anche mediante la comune rete domestica, appartiene alla famiglia Volvo Drive-E e prevede l’abbinamento di un motore elettrico a un’unità termica da 2,0 litri a iniezione diretta di benzina, sovralimentata mediante turbocompressore e compressore volumetrico. Un sistema in grado di erogare complessivamente 400 cv e 61,2 kgm. Valori degni di un V8, laddove la collocazione del motore elettrico in corrispondenza dell’assale posteriore lascia presagire il ricorso alle 4WD.
Sotto il profilo stilistico, rispetto ai modelli Volvo attualmente in produzione la nuova Concept Coupé beneficia di un’altezza inferiore e di un cofano dallo sviluppo verticale meno pronunciato. Gli interni si rifanno alla tradizione nordica, abbinando la plancia rivestita in pelle a inserti in radica, moquette in tessuto e dettagli in metallo. Il selettore del cambio, in particolare, stupisce per ricercatezza integrando elementi in cristallo. Un “punto luce” in abitacolo. L’attenzione alla multimedialità passa attraverso la previsione di un ampio schermo touchscreen al vertice della consolle, in grado di interagire con il display digitale adattivo al centro del cruscotto. Schermo che, di fatto, azzera la presenza di pulsanti lungo tunnel e plancia.
Un’impostazione futuristica che, entro il 2020, Volvo vorrebbe spingere all’estremo portando al debutto un sistema di guida indipendente dal conducente. Nel frattempo, già durante il 2014 verranno presentate le prime funzioni di controllo autonomo dello sterzo, finalizzate a incrementare la sicurezza e rendere più confortevole la guida.