L’appetito vien mangiando. Ecco allora che al Salone settembrino di Francoforte, parallelamente al debutto della nuova 308, Peugeot svelerà una versione “cattiva” dell’inedita media.
Per ora si tratta di una concept, ma in futuro non è escluso evolva in una vettura di serie. Gioca a favore di questa possibilità la stretta parentela tecnica con la coupé RCZ R, anch’essa al debutto a Francoforte. Entrambe le vetture adottano infatti il quattro cilindri di 1.598 cc a iniezione diretta di benzina, sovralimentato mediante turbocompressore twin-scroll, sviluppato congiuntamente da BMW e PSA. Un’unità accreditata di 270 cv a 6.000 giri/min e 33,7 kgm di coppia; questi ultimi erogati costantemente da 1.900 a 5.500 giri (!). Un risultato frutto dello sviluppo targato Peugeot Sport che porta in dote una strabiliante potenza specifica di oltre 168 cv/litro a fronte, secondo quanto dichiarato, di consumi ed emissioni inquinanti tutt’altro che proibitivi: 6,3 l/100 km (15,9 km/l) e 145 g/km di CO2. Dati eccezionali, considerando che 308 1.6 THP 156 cv si attesta a 17,2 km/l e 134 g/km di CO2.
L’iniezione di “cattiveria”, legata principalmente a interventi sulla turbina e all’adozione di collettore di scarico e pistoni in alluminio forgiato Mahle di derivazione racing, nonché alla certosina riduzione degli attriti interni, porta in dote molle e ammortizzatori più rigidi, cerchi in lega da 19” con pneumatici 235/35, scarichi a doppia uscita trapezoidale e il ribassamento dell’assetto di 26 mm rispetto allo standard. Analogamente a RCZ R, 308 R adotta un differenziale a slittamento limitato Torsen; perla rara al giorno d’oggi dinanzi al proliferare dei controlli di trazione evoluti che simulano elettronicamente l’operato dei sistemi meccanici.
Completa la “cura R” l’impianto frenante dell’inglese Alcon composto da dischi autoventilanti anteriori da 380 mm di diametro e posteriori da 330 mm sui quali lavorano pinze a quattro pistoncini. Rispetto alle comuni 308, portiere, passaruota, fiancate, minigonne, cofano e paraurti sono realizzati integralmente in carbonio. La struttura metallica originaria vede immutati solamente padiglione e portellone. La certosina riduzione delle masse coinvolge persino i retrovisori laterali, composti da lamine in fibre composite sormontate da gusci in vetroresina. 308 R scatta così da 0 a 100 km/h in 5,9”, complice la corsa della leva del cambio (manuale a 6 rapporti) ridotta, mentre la velocità massima è autolimitata a 250 km/h.