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Dal Modello 2008 alla nuova GS

Abbiamo messo in sella alla nuova GS anche un Giessista di lungo corso. Davide Baldiotti, 41 anni, architetto, 75.000 km in sella alla GS 2008 ci racconta le sue impressioni sulla 2013.

Dal modello 2008 alla nuova GS

Per chi come me arriva dal modello 2008 la prima impressione in sella alla nuova GS è di aver provato una moto diversa: non una evoluzione ma proprio una nuova moto! L’impostazione di guida rimane bene o male la stessa, anche se la sensazione è che la sella sia più bassa dei modelli precedenti; i 10 kg in più si sentono soltanto quando la si deve mettere sul cavalletto centrale; anche nel traffico non si coglie alcuna differenza. Estremizzando, dal mio punto di vista le analogie si fermano qui. Da quando si innesta la prima marcia cambia il mondo:

la potenza erogata, soprattutto con la modalità Dynamic, sembra ben superiore ai 15 cavalli che ci sono di differenza. Grazie anche al  Ride-By-Wire la moto risponde subito, forse anche troppo. Con questa opzione si è sempre “in tensione” e si deve scegliere la modalità Enduro se si vuole fare la classica gita turistica a cui si è abituati con la GS. Tra le diverse opzioni di settaggio forse la Rain è quella più “spompata” ai bassi regimi. La frizione, molto più morbida che in passato, si avvicina a quella di una moto da strada e stacca subito, a differenza dei modelli precedenti. Nota dolente: ripropone il vecchio rumore d’inserimento della prima che caratterizzava i modelli di qualche decennio fa del marchio tedesco. Le sospensioni, con i tre livelli di regolazione dell’ESA, accontentano qualunque stile di guida, anche se a mio avviso restano un lusso su una moto di questo genere. Stando fermi al semaforo e dando leggeri colpi di gas non si avverte più quella spinta orizzontale tipica dei modelli precedenti, anche se la sensazione è che la moto tenda leggermente a sinistra, dove è stato posizionato il cardano. Cambiano le dimensioni delle gomme e questo potrebbe avermi tratto in inganno, dando la sensazione di poca stabilità in curva, anche se la moto non si scosta dalla sua traiettoria. Sono comunque dettagli facilmente superabili con qualche chilometro di rodaggio, che permette di avere il giusto feeling con un mezzo straordinario. Se l’intento BMW era quello di migliorare una moto che è già la più venduta del settore, la sensazione è che ci sia riuscita ancora una volta. Non è difficile immaginare che questa GS sarà una delle moto che incontreremo con maggior frequenza sulle strade.

 

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