LIVEPer gli arancioni di Mattighofen il 2012 è stato un anno ricco di soddisfazioni e titoli nelle competizioni: KTM ha chiuso con ben 10 titoli mondiali divisi tra le varie categorie e specialità (non ultimo il trionfo nella Moto3 con la piccola GP a quattro tempi), raggiungendo la soglia da record di 223 titoli. La Casa austriaca, dunque, valorizza la sua esperienza in molte discipline, dimostrando anche in un settore come quello della velocità di avere ottimi argomenti da spendere e una tecnologia dei monocilindrici superiore ai giapponesi. Il fuoristrada, però, è al centro dell’attenzione in questo periodo dell’anno. In particolare è la indiscussa regina delle vendite e del gradimento degli enduristi, la 350 EXC-F, a essere protagonista.La 350 trasferisce attraverso una sorta di osmosi tutto il suo DNA alla sorella minore da 250 cc, da cui eredita il telaio più leggero del precedente di 300 grammi, le stesse regolazioni della forcella e soprattutto un motore ancora più potente e sempre più riferimento della classe E1.250 EXC-F. Monocilindrico 250 a quattro tempi bialbero: potenza non dichiarata ma a dir poco sorprendente; derivazione Motocross, disciplina da cui attinge l’esperienza e il know-how maturato a suon di titoli mondiali nella categoria MX2 e MX1. Un dato su tutti: l’aumento di 4 Nm di coppia nel regime compreso tra i 6.000 e 7.000 giri. Questo risultato è frutto di una sostanziale modifica del motore: è diversa la testa con valvole di diametro maggiorato, sono nuovi il cilindro e il pistone, con quest’ultimo che cresce di due millimetri portando l’alesaggio a quota 78 conto i precedenti 76 mm. Modifiche sostanziali arrivano anche alla base del nuovo monocilindrico: l’albero motore allunga l’intervallo di manutenzione; il basamento pesa 600 grammi in meno e il nuovo contralbero di bilanciamento riduce le vibrazioni, aumentando il confort di guida quando si spinge il motore verso i regimi più alti. A chiudere il cerchio delle novità sono il cambio rinnovato, la frizione più robusta e una nuova centralina elettronica che ottimizza le curve di coppia e potenza nella guida.I più attenti avranno già notato anche gli immancabili aggiornamenti estetici e funzionali: grafiche, manubrio, paramani, vano di accesso al filtro dell’aria e tappo del serbatoio sensibilmente migliorato rispetto il precedente.RIDETre anni di trofeo monomarca KTM enduro servono a raggiungere la consapevolezza che una moto di serie è indiscutibilmente superiore per potenzialità prestazionali a quanto può fare l’amatore: per questo spendere capitali in modifiche tecniche non è utile, soprattutto ora che KTM ha iniettato altra birra nella 250 EXC–F! Nell’enduro specialistico è fondamentale il feeling perfetto, quell’alchimia che si crea quando ciò che succede sotto i tasselli arriva direttamente all’endurista, filtrato da sospensioni e telaio che lavorano in perfetto sincronismo con un motore pronto a rispondere alle richieste micrometriche del gas.KTM ha la ricetta per questa pozione magica: telaio in tubi d’acciaio, monoammortizzatore posteriore PDS senza leveraggio progressivo e un motore che, stressato al punto giusto, comunica senza filtri con l’istinto di chi guida. La nuova 250 EXC-F si comporta così. La posizione in sella triangola correttamente con pedane e manubrio e non necessita di alcun apprendistato. Snella tra le gambe anche in prossimità della zona del serbatoio e dei convogliatori dell’aria, leggera grazie ai soli 105,5 kg di peso, relativamente comoda nei trasferimenti.Il motore conquista ai bassi regimi soprattutto quando il terreno di prova è un single track, tempestato di pietre piantate che impongono velocità basse e continue correzioni di traiettoria. Seconda marcia inserita, piedi sulle pedane e sguardo avanti. Il monocilindrico raggiunge soglie di regime prossime allo spegnimento, eppure riesce a mordere ogni singolo spigolo di roccia sarda. Oggi una enduro professionale deve anche essere “addomesticata”, più di quanto non lo sia mai stata in passato. Se chiudi il gas con decisione, non rischi più il famoso “Ciuf” che ammutolisce il motore e rende vana anche la sequenza di cento “spedivellate”. Preistoria. Oggi con una marcia puoi fare tutto o quasi: allungo vicino a una quattro cilindri da MotoGP, performance da Moto2 e leggerezza da Moto3. Credenziali che permettono ai “veri” dell’enduro, con poche modifiche, di arrivare ai vertici dell’assoluta, e agli appassionati di fare enduro pur non avendo una preparazione atletica da agonista.350 EXC-F. La bestseller tra le enduro ormai non ha più bisogno di presentazioni. In questa fase del campionato mondiale enduro WEC sta dominando la categoria E2 contro le muscolose 450. I più potranno asserire che parte del merito è di Antoine Meo, già campione del mondo, ma indubbiamente l’altro 50% del risultato è da attribuire alla moto. Leggera come la 250, performante come la 450: a differenza della piccola quarto di litro per il 2014 riceve soltanto piccoli aggiornamenti.I prezzi: 125 EXC 7.395 euro; 200 EXC 7.895 euro; 250 EXC–E 8.295 euro; 300 EXC–E 8.595 euro; 250 EXC-F 8.995 euro; 350 EXC 9.295; 450 EXC 9.595 euro; 500 EXC 9.795