Ammettiamolo: sappiamo spesso tutto e di più delle moto che guidiamo, mentre quando si tratta di acquistare un casco non siamo altrettanto ferrati in materia. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma di sicuro non sono molti a conoscere le caratteristiche tecniche del casco che stanno indossando: quante canalizzazioni ha? Qual è lo spessore in millimetri della visiera? Come è intrecciata la fibra che compone la calotta? Dette così sembrano cose da “tecnici” ma se è vero che il casco spesso si compra con gli occhi – come quasi tutte le altre cose, del resto – è anche vero nel momento del bisogno sono questi elementi sconosciuti ai più a essere fondamentali.Per questo è sempre interessante entrare a stretto contatto con chi, come Shark, i caschi li produce e ha voglia di divulgarne segreti e caratteristiche. Quello organizzato da Shark è ormai diventato un classico appuntamento primaverile. L’anno scorso abbiamo conosciuto più da vicino il prodotto racing di punta Race-R pro, il casco che, tra gli altri, indossano Stefan Bradl e Tom Sykes; quest’anno seguendo anche l’andamento delle vendite che vede le attenzioni dell’utenza spostarsi verso le moto touring, crossover e sport-touring, Shark la lanciato due prodotti dedicati espressamente alla strada: l’EvoLine Series3 e lo Speed-R.L’EvoLine 3 è un casco modulare, che come lascia intendere il nome giunge alla terza generazione. Un casco a cui va assegnato un piccolo primato: è stato il primo ad avere la doppia omologazione jet e integrale poi adottata da molti altri. Caratteristica principale di questo casco è la rotazione completa della mentoniera, che lo trasforma in un vero e proprio jet, migliorandone non poco l’aerodinamica. Se tra i difetti del precedente EvoLine2 potevamo indicare il peso di 1.900 grammi, con quest’ultima versione l’EvoLine dimagrisce di ben 200 grammi fermandosi sui 1.700 grammi. Non è leggerissimo, ma in linea con quanto offre la concorrenza, dotata come questo modello di mentoniera e visierino interno. Il lavoro, quindi, è stato notevole: da segnalare anche una calzata leggermente migliorata e, soprattutto, il nuovo meccanismo che consente di aprire la mentoniera senza dover prima alzare la visiera, che però deve essere aperta quando la mentoniera si chiude. Prezzo: si va da 379 a 399 euro IVA inclusa, a seconda delle colorazioni, valore in linea con la categoria media.Ho provato a lungo l’EvoLine2 l’anno scorso durante un raid a Caponord, per cui ho un riferimento ben noto con cui confrontare l’EvoLine3 che ho potuto provare lungo un tragitto misto tra autostrada, statale e le belle curve del Passo della Cisa. Il miglioramento sul peso è ovviamente la prima cosa avvertibile (il collo ringrazia), come anche un lieve “upgrade” nella calzata. La rumorosità non è limitatissima, ma pur guidando una naked dopo un bel po’ di chilometri di autostrada non sono sceso frastornato. Dove avrei voluto un miglioramento che non c’è stato è nel visierino parasole, che era e resta a mio parere un po’ troppo “corto”, dando un po’ fastidio soprattutto quando lo sguardo passa dalla strada alla strumentazione.Lo Speed R si può, invece, considerare appartenente a una nuova generazione di caschi, quella che vede unirsi caratteristiche racing e turistiche. Un po’ come accade per le moto, questo è un casco che possiamo definire Sport-Touring e che alla fine può essere utilizzato con moto di ogni tipo: dalla sportiva stradale, alla naked, alla Sport-Touring. Dagli sportivi lo Speed R prende forma e materiali della calotta: la visiera da ben 4,2 mm (lo spessore massimo è al centro poi decresce verso i lati), e alcune grafiche molto aggressive. Strizza l’occhio al turismo con il visierino interno e una ventilazione molto efficace. L’ho provato nella seconda parte del test, in una giornata molto calda in cui la ventilazione (soprattutto quella della presa d’aria superiore) si è fatta sentire in modo netto. La prova dinamica è stata molto positiva: lo Shark Speed-R ha una buona calzata, che come sui caschi sportivi tende a essere un po’ “fasciante” ma che non è affaticante nemmeno dopo parecchie ore in sella. Di valido lo Speed-R ha anche la silenziosità e l’assenza di turbolenze ad alta velocità. In questo caso il visierino è lungo il giusto e copre tutto l’angolo visivo.