Tre dimensioni di ruote, tre possibilità di escursione, quattro combinazioni di materiali e, soprattutto, un telaio tutto nuovo, dalla sospensione alle geometrie. La nuova Spark è per Scott un importante punto di svolta per quanto riguarda le full dedicate a Cross Country e Marathon, raggiunto sviluppando una piattaforma che portasse in dote e mettesse a disposizione di tutti tecnologia e prestazioni finora riservate ai Pro come Nino Schurter e Jenny Rissveds.Sono tre le famiglie pensate per soddisfare tutti gli stili di guida e affrontare tutti i terreni. Spark RC: 100% race oriented, che vede per la prima volta l’impiego di fibre di carbonio HMX-SL e un nuovo lay-up (che nell’allestimento SL permette di contenere il peso in 9,8 kg), trasmissione 1x, escursione di 100 mm e possibilità di scegliere fra la versione da 27,5″ o 29″. Spark: pensata per un utilizzo 50% XC e 50% Trail, con escursione di 120 mm e possibilità di montare anche una trasmissione 2x, e doppia configurazione 27,5″ e 29″. Spark 700 Plus, dedicata prevalentemente al Trail, una tuttofare con 130 mm di escursione all’avantreno e 120 mm dietro, ruote 27,5″ Plus con gomme da 2.8″.Comuni a tutte sono la nuova geometria del telaio, i mozzi con standard Boost (148 mm post./110 mm ant.) ottimizzato a seconda della trasmissione 1x o 2x, la sospensione single-pivot con ammortizzatore parallelo al tubo verticale e infulcrato sopra la scatola del movimento, il Twinloc a tre posizioni con comando remoto. A proposito di geometria e misure, se prendiamo come esempio la Spark RC 900 in taglia M noteremo un carro accorciato di 13 mm (435 mm), un angolo sterzo aperto di 1,3° (68,5°) e un angolo sella chiuso di 1° (73,8°), modifiche apportate per migliorare la trazione, la stabilità e il controllo in generale.Ai piloti interesserà sapere che la nuova Spark ha reach accorciato di 17 mm (429,5 mm), stack abbassato di 17 mm (586,9 mm), attacco manubrio più corto di 10 mm (70 mm) e standover ridotto a 28 mm, per ottenere una posizione race ottimale.Altre caratteristiche sono il passaggio cavi interno, compatibile con le opzioni offerte dal mercato, i nuovi forcellini posteriori integrati nel sistema del perno passante, un supporto per il Garmin da fissare all’attacco manubrio e una chiave Torx 25T integrata nella leva dell’asse posteriore.Ora non resta che aspettare che arrivi in redazione, per sentirci anche noi un po’ Nino…