Originale, anzi originalissima tanto negli Anni ’50 quanto oggi, l’Isetta, l’auto che motorizzò il secondo dopoguerra sia in Italia sia in Germania, è tornata. Solo che, ora, è a propulsione elettrica.La micro vettura prodotta originariamente a Bresso (MI) dall’italiana Iso venne realizzata anche dalla BMW in Germania, che ne acquistò i diritti nel 1955. Tutt’altro che convenzionale, era caratterizzata da una carrozzeria a uovo, un’abitabilità eccezionale se paragonata alle dimensioni lillipuziane e, soprattutto, da un unico portellone ad apertura anteriore, incernierato lateralmente, che inglobava il frontale della vettura. La scocca in acciaio, abbinata al telaio tubolare, costituiva un tocco di modernità. Sebbene dotata di quattro ruote – il prototipo originale ne prevedeva tre – vedeva le posteriori (motrici) molto ravvicinate, così da rinunciare al differenziale. La panchetta ospitava due persone e alle spalle dei passeggeri trovava posto un monocilindrico quattro tempi di 245 cc – una peculiarità della versione BMW, laddove l’Isetta italiana era a due tempi – da 12 cv, che spingeva l’auto a 85 km/h complice il cambio manuale a 4 marce.La storica Isetta fu un successo. Una tradizione apparentemente destinata a ripetersi, dato che sono già state tutte prenotate le prime 1.500 Microlino. Microlino, nello specifico, è il nome attribuito dalla società svizzera Micro Mobility Systems di Küsnacht, nel Canton Zurigo, alla vetturetta elettrica che s’ispira all’Isetta tanto da riproporne le linee e il portellone ad apertura frontale. Radicalmente rivista la meccanica, dato che sottopelle agisce un motore a zero emissioni da 20 cv alimentato mediante batterie agli ioni di litio, in grado di spingere la micro car elvetica – omologata per due persone come quadriciclo pesante – a 90 km/h con un’autonomia compresa tra 90 e 120 km. L’avvio della produzione in serie è previsto per la fine del 2017 con prezzi compresi tra 8.000 e 12.000 euro in funzione degli allestimenti. Produzione che, oltretutto, avverrà in Italia presso gli stabilimenti della Tazzari EV di Imola, da oltre dieci anni specializzata in micro car elettriche.