Renault le ha affidato una missione degna di Call of Duty: sottrarre terreno alla concorrenza tedesca e rinverdire i fasti dell’antenata Laguna SporTour. Nemmeno si trattasse di un generale della Legione Straniera, Talisman Sporter è scattata sull’attenti imbracciando le armi del comfort, della capacità di carico, dell’abitabilità e della multimedialità. Un arsenale rafforzato da un comportamento dinamico piacevole, parzialmente sportiveggiante, e da una dotazione di sicurezza da prima della classe.Rifinita con cura superiore al passato e corredabile di raffinatezze tecniche quali la sterzatura integrale e le sospensioni adattive, Talisman Sporter vede il listino prezzi partire da 30.600 euro, necessari per entrare in possesso della 1.5 dCi da 110 cv nell’allestimento entry level Zen, molto completo in quanto forte di ABS, ESP, 6 air bag, climatizzatore automatico bizona, cerchi in lega da 17 pollici, cruise control, sistema multimediale R-Link2, possibilità di scelta tra cinque programmi di marcia, sensori di parcheggio posteriori e assistenza alla partenza in salita. Difficile pretendere di più. Al top della gamma vi è invece la 1.6 dCi da 160 cv in configurazione Initiale Paris (44.200 euro), corredata di cerchi in lega da 19 pollici, interni in pelle Nappa, sedili elettrici con funzione massaggio, quattro ruote sterzanti e ammortizzatori attivi. La 1.6 dCi da 130 cv nella versione intermedia Intens, oggetto della nostra prova in abbinamento al cambio a doppia frizione EDC, costa 35.700 euro.LIVEVersione famigliare della berlina Talisman, erede della Laguna, la Sporter è lunga 4,86 metri – vale a dire un cm in più rispetto alla berlina dalla quale deriva, 6 cm in più qualora paragonata alla “vecchia” SporTour – e può contare su di una capacità di carico compresa tra 572 e 1.681 litri: valori nettamente superiori al passato (508/1.593 litri), complice il passo di 2,81 metri. Cambiamenti che portano in dote la possibilità di stivare, una volta abbattuto il divanetto frazionabile 40/60, oggetti lunghi sino a 2,01 metri. Tanta praticità è rafforzata dalla gestione automatica del portellone elettrico mediante il movimento del piede in prossimità del paraurti – una soluzione condivisa con altre rivali – dalla soglia di carico bassa e dalla facilità nel reclinare i sedili posteriori; le levette per azionare il meccanismo sono replicate all’interno del bagagliaio.Definirlo generoso sarebbe riduttivo: il vano di carico di Talisman Sporter è una vera e propria piazza d’armi. Con 572/1.681 litri garantisce una capienza superiore alle rivali Opel Insignia Sports Tourer (540/1.530 litri), Ford Mondeo Wagon (525/1.630 litri) e Peugeot 508 SW (560/1.598 litri), pur non insidiando la primatista della categoria Volkswagen Passat Variant (650/1.780 litri). Un risultato lusinghiero rafforzato dalla posizione di guida ampiamente personalizzabile, specie optando (1.800 euro per l’allestimento Intens) per i sedili adattabili elettricamente in longitudine, altezza, inclinazione dello schienale e nel supporto lombare in quattro direzioni oltre che corredati dei rivestimenti in pelle e delle funzioni riscaldamento, ventilazione e massaggio. Il massimo del comfort. Ciliegina sulla torta, lo sterzo generosamente regolabile in profondità e altezza consente a chiunque di entrare immediatamente in sintonia con la vettura. Gioca a favore del feeling, del resto, anche la consolle, ampia ma non al punto da limitare la libertà di movimento degli arti inferiori.Sei di statura superiore alla media? Detesti viaggiare come passeggero posteriore perché solitamente ti ritrovi con le ginocchia in bocca? Con Talisman Sporter succhiarsi le rotule è un lontano ricordo: lo spazio per gli occupanti del divanetto è particolarmente generoso a livello sia delle gambe sia delle spalle, tanto da ospitare comodamente tre adulti, e si allinea alla media della categoria per quanto riguarda la testa, non troppo vicina al cielo della vettura nonostante la linea discendente del padiglione. Esteticamente ispirata alle “cugine” Kadjar ed Espace, la wagon della Losanga vede spiccare in abitacolo il rinnovato controller multifunzione lungo il tunnel e il display verticale da 8,7 pollici – di serie a partire dall’allestimento intermedio Intens – in stile tablet, corredato del sistema multimediale R-Link2. Sempre da Espace viene mutuata la tecnologia Multi-Sense che permette di adattare in funzione del programma di marcia selezionato il comportamento della sterzatura integrale 4Control, la taratura degli ammortizzatori attivi, la servoassistenza dello sterzo, l’erogazione del motore, la logica di funzionamento della trasmissione a doppia frizione EDC, l’illuminazione dell’abitacolo e la grafica della strumentazione.Basata sulla piattaforma modulare CMF, condivisa con la crossover Espace e la SUV Kadjar, Talisman Sporter ha un asso nella manica, rappresentato dalla sterzatura integrale abbinata alle sospensioni adattive. Un pacchetto tecnico optional a 1.750 euro per l’allestimento Intens (inclusi i cerchi in lega da 18 pollici) e di serie per la top di gamma Initiale Paris, che porta in dote un’insospettabile agilità nel misto stretto e una notevole stabilità in velocità. Sino a 60 km/h (80 km/h viaggiando in modalità Sport), le ruote posteriori sterzano – per un massimo di 3,5° – in senso opposto alle anteriori, mentre ad andature superiori agiscono in fase con l’avantreno. Una raffinatezza tecnica, sommata al sistema Multi-Sense che permette di scegliere tra i programmi di marcia Neutro, Sport, Comfort, Personal ed Eco, che dona un carattere velatamente sportiveggiante alla wagon francese. Confortevole in ogni condizione, adottando uno stile di guida brillante Talisman Sporter non teme il sottosterzo o il coricamento laterale, piaghe che invece affliggono gran parte delle concorrenti, oltretutto supportata da uno sterzo abbastanza preciso, sebbene non da riferimento per prontezza.La gamma motori è composta esclusivamente da unità omologate Euro 6 con sistema Start&Stop e recupero dell’energia nelle fasi di frenata. Al 4 cilindri 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina (TCe) da 150 o 200 cv, abbinabile esclusivamente al cambio a doppia frizione EDC a 7 marce, si accompagnano un 1.5 dCi (turbodiesel common rail) da 110 cv con trasmissione manuale o automatica e un 1.6 dCi negli step da 130 cv (monoturbo) o 160 cv (biturbo). In quest’ultimo caso il cambio EDC è a 6 rapporti.Bilanciata come una ricetta di Carlo Cracco, equilibrata come un Amarone della Valpolicella e con l’aroma pungente di un Cohiba cubano: l’accoppiata tra il 1.6 dCi da 130 cv, sovralimentato mediante singola turbina a geometria variabile, e la trasmissione a doppia frizione EDC a 6 marce garantisce prestazioni di buon livello e, soprattutto, una fluidità di marcia da riferimento. L’indole sportiveggiante del telaio trova conferma nell’erogazione del propulsore, forte di una spinta consistente ai medi regimi, seguita da un allungo soddisfacente. Caratteristiche che fanno dimenticare il lieve turbo lag – ritardo di risposta alle pressioni dell’acceleratore – al di sotto dei 1.800 giri/min. Ne conseguono uno scatto da 0 a 100 km/h in 11,2 secondi, una velocità massima di 200 km/h e una percorrenza media di 22,7 km/l. Prestazioni pure, a dire la verità, non eccezionali – basti pensare che Volkswagen Passat Variant 1.6 TDI 120 cv DSG accelera da 0 a 100 km/h in 11,0 secondi – sulle quali influiscono negativamente il peso di 1.536 kg e la non eccezionale rapidità del cambio EDC, apprezzabile piuttosto per la dolcezza e progressività nell’innesto dei rapporti.Siete costretti a una frenata improvvisa in curva? Non c’è bisogno di raccomandare l’anima al Santissimo: il retrotreno di Talisman Sporter, complice la rapidità d’intervento dell’elettronica, è pressoché insensibile al sovrasterzo. Una caratteristica che infonde fiducia e che va a sommarsi a una dotazione di sicurezza da prima della classe, dato che la wagon francese può contare (a 1.350 euro per l’allestimento Intens) sul pacchetto ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) che include l’arresto automatico in caso di collisione imminente, l’avviso di superamento involontario della linea di corsia, il cruise control adattivo, l’head-up display, il parcheggio pilotato, il riconoscimento della segnaletica stradale, gli abbaglianti automatici e la telecamera in retromarcia. Cosa manca? A voler essere pignoli, solo un’indulgenza plenaria…