Maestri battilastra o, forse, sarebbe meglio dire artisti con la A maiuscola. Persone in grado di dare forma alle idee, plasmando la materia a proprio piacimento. Demiurghi moderni: anime che mantengono in vita la tradizione della storica Carrozzeria Touring di Milano. Una realtà già sulla breccia dell’onda negli Anni ’40, quando Enzo Ferrari fondò a Modena l’Auto Avio Costruzioni e affidò all’atelier meneghino la realizzazione di due spider di successo ispirate all’Alfa Romeo 6C 2500 SS del 1939. Ora la factory milanese torna sulla cresta dell’onda, presentando al Concorso d’eleganza di Villa d’Este la versione spider della one-off Disco Volante.Oggi “semplicemente” Touring, ma un tempo Touring Superleggera in omaggio alla tecnica costruttiva, introdotta nel 1936, che prevedeva l’abbinamento di una struttura in sottili tubi di acciaio a dei pannelli in alluminio – antenata della moderna scocca portante – la carrozzeria milanese reinterpreta in chiave moderna le linee della mitica Alfa Romeo 1900 C52 Spyder disegnata nel 1952 e soprannominata Disco Volante. Partendo dalla base meccanica dell’Alfa Romeo 8C Competizione, iconica sportiva Made in Arese a trazione posteriore e motore anteriore, più precisamente un V8 di 4,7 litri di derivazione Maserati accreditato di 450 cv e 480 Nm di coppia, nasce una piccola serie – 7 esemplari – di roadster interamente realizzate a mano e totalmente personalizzabili in funzione dei desideri dei clienti.Parabrezza basso, “gobbe” aerodinamiche alle spalle di guidatore e passeggero, cerchi anteriori parzialmente celati dalla carrozzeria, forme arrotondate e configurazione targa, stante la possibilità di applicare un tettuccio rigido amovibile: la Disco Volante Spyder oscilla tra richiami al passato e tratti degni della produzione automobilistica più recente, spaziando dallo space-frame in lega leggera e titanio di derivazione 8C Competizione alla traversa posteriore in carbonio per incrementare la rigidità torsionale. La ripartizione delle masse al 49% all’avantreno e al 51% al retrotreno beneficia della carrozzeria in pannelli d’alluminio – battuti a mano secondo tradizione – e fibre composite; carbonio, nel dettaglio, destinato al cofano motore, ai paraurti, alle minigonne, al tettuccio e all’estrattore.Il V8 4.7 da 450 cv lavora in abbinamento a una trasmissione elettroattuata a 6 rapporti, analogamente a quanto previsto per l’Alfa Romeo 8C Competizione, mentre le sospensioni sono a triangoli sovrapposti sia all’avantreno sia al retrotreno. Disco Volante Spyder tocca i 292 km/h di velocità massima e scatta da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. Il prezzo? Su richiesta e in base alle personalizzazioni. In ogni caso, se non possedete un pozzo di petrolio, lasciate perdere…