Ha dovuto accettare una smussata ai canini, ma resta una “bestia” tutt’altro che mansueta e si conferma quanto di più simile a una motocicletta a quattro ruote: derivata dalla più estrema 620R, Caterham 620S nasce con una maggiore predisposizione per l’utilizzo stradale, pur costituendo un essenziale connubio di telaio, motore e sospensioni, senza diavolerie elettroniche ad appannare il rapporto tra guidatore e vettura.Nata da un’intuizione di Colin Chapman nel 1957 ed evolutasi attraverso 4 generazioni, Seven, abbandonata e in parte rinnegata da Lotus, è stata rianimata da Caterham a partire dagli anni ‘70 ed è tuttora in produzione nella configurazione S3. Ultima delle immortali, nella versione 620S è mossa da un 4 cilindri in linea Ford Duratec di 2,0 litri sovralimentato mediante compressore volumetrico, in grado di erogare 314 cv e 300 Nm di coppia. Valori identici alla più specialistica “sorella” 620R, dalla quale si differenzia per alcune concessioni al comfort – si fa per dire – quali il parabrezza panoramico, i finestrini laterali, l’impianto di riscaldamento, esteso anche ai sedili rivestiti in pelle, e, soprattutto, l’adozione di un telaio meno costrittivo rispetto all’originale S3, denominato S5 – ideale prosecuzione della serie Lotus Seven – e foriero di un maggiore spazio sia per i passeggeri sia per i bagagli.L’ultima nata in casa Caterham fa registrare una velocità massima di 233 km/h e uno scatto da 0 a 96 km/h (60 mph) in 3,44 secondi; prestazioni lievemente inferiori a quanto garantito dalla leggerissima R – pesante poco più di 500 kg contro i 610 kg della S – accreditata rispettivamente di 249 km/h e 2,8 secondi. Valori sui quali incide l’adozione di una classica trasmissione manuale a 5 rapporti in luogo del più raffinato cambio sequenziale a 6 marce mutuato dalla track car Superlight R500 e tipico di 620R. Immutati, infine, il differenziale autobloccante e il generoso ricorso al carbonio: plancia, sedili a guscio e pannelli delle portiere sono in fibre composite.620S si sarà anche “addolcita”, ma come ogni erede della Seven, non potrà mai essere considerata una vettura convenzionale.