51 kg più leggera della comune S Coupé e persino 4 kg più snella della “piuma” 360 Cup, massima espressione della raffinatezza meccanica secondo il reparto Lotus Motorsport: la nuova Exige 350 Sport, ennesima declinazione della sportiva britannica, estremizza il concetto di leggerezza tanto caro a Colin Chapman, patron della Casa di Hethel.Proposta in versione sia coupé sia roadster con prezzi a partire da 78.230 euro, può contare su di una massa contenuta in 1.125 kg; un valore degno della massima considerazione, ottenuto grazie all’adozione di un cofano motore dedicato, privo di plexiglas e corredato di feritoie trasversali per l’espulsione del calore, di una batteria speciale, di supporti motore ultralight, di condotti d’aspirazione rivisti e, in abitacolo, di un’inedita console nonché di rivestimenti fonoassorbenti ridotti ai minimi termini.Minime novità sotto il profilo meccanico. È infatti confermato il V6 24V di 3.456 cc di derivazione Evora, Made in Toyota e collocato centralmente. Un’unità alimentata a benzina, corredata di fasatura variabile e sovralimentazione mediante compressore volumetrico nonché accreditata dei consueti 350 cv e 400 Nm di coppia. Tutt’altro che inedito anche il Lotus Dynamic Performance Management fornito da Bosch, in grado di armonizzare gli interventi dell’elettronica, l’erogazione del propulsore e il sound del V6 in base a tre setting. Una soluzione simile al Manettino Ferrari. Setup che portano in dote l’azionamento della valvola bypass allo scarico ai regimi medio-alti, l’intervento del limitatore a 7.200 anziché 6.800 giri/min e una risposta particolarmente pronta del motore alle pressioni dell’acceleratore. Programmi standard cui aggiungere una quarta modalità denominata Race – di serie anziché optional come per le “comuni” Exige S – che prevede il launch control e l’apertura costante della valvola bypass.Lotus Exige 350 Sport raggiunge una velocità massima di 274 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi contro i 4,0 secondi della “sorella” S Coupé. Un tempo al quale contribuisce la trasmissione manuale a 6 rapporti rivista nei leveraggi e resa più rapida negli innesti, in alternativa alla quale è possibile optare per la nota unità automatica a 6 marce corredata dei paddle al volante; dotazione tecnica, quest’ultima, che comporta da un lato un aggravio di peso quantificabile in 5 kg, dall’altro il guadagno di un decimo nel passaggio da 0 a 100 km/h.l carattere estremo della sportiva britannica è rafforzato da molle e ammortizzatori più rigidi rispetto ai componenti standard, mentre l’impianto frenante maggiorato AP Racing si avvale di dischi autoventilanti forati e baffati anteriori da 350 mm di diametro e posteriori da 332 mm sui quali lavorano pinze a 4 pistoncini. Tra gli optional, infine, spiccano i cerchi in lega forgiati, il climatizzatore, l’impianto audio, gli inserti fonoassorbenti aggiuntivi e i rivestimenti in tessuto tartan rosso o giallo ispirati alle finiture della storica Esprit S1 del 1976. Di serie l’alettone a incidenza variabile.