Una turbina mossa da un motore elettrico. Una novità tecnica introdotta quest’anno in Formula 1 e a lungo testata dal team Audi per il prototipo endurance R18 e-tron quattro. Soluzione successivamente sacrificata sull’altare della leggerezza per quanto concerne la race car degli Anelli, ma prontamente “travasata” verso la produzione. Ora, infatti, la Casa di Ingolstadt è pronta a dotarne la iper vitaminizzata RS5.
Detto addio al consueto V8 4.2 a iniezione diretta di benzina da 450 cv, la coupé tedesca adotta un V6 3.0 TDI sovralimentato mediante due turbocompressori. Sin qui nessuna novità, se non fosse che la turbina di minori dimensioni è mossa da un motore elettrico (tecnologia e-boost) sino a che i gas di scarico – quindi la sovralimentazione ordinaria – non sono in grado di gestire con la massima reattività la girante. Una soluzione che promette di ridurre ai minimi termini il ritardo di risposta alle pressioni dell’acceleratore (turbo lag). Si tratta pertanto di un sistema di sovralimentazione in serie anziché in parallelo, come in passato, ma con la particolarità di una girante (la più piccola) gestita elettricamente ai bassi regimi.
La base tecnica, come accennato, è costituita dal rinnovato V6 3.0 TDI biturbo – recentemente portato da 313 a 320 cv e destinato ad A6 e A7 Sportback – abbinato a un tradizionale cambio automatico a 8 marce Tiptronic del tipo mediante convertitore di coppia. Unità che, grazie all’inedita sovralimentazione parzialmente elettrica, eroga 385 cv e 750 Nm (76,5 kgm) di coppia. Valore, quest’ultimo, disponibile sin da 1.250 giri/min (!). Grazie alla “scossa elettrica”, RS5 TDI quattro dovrebbe scattare da 0 a 100 km/h in meno di 4,0 secondi – laddove la “gemella” mossa dal V8 4.2 FSI da 450 cv non fa meglio di 4,5 secondi – raggiungendo una velocità massima di 280 km/h (limitati elettricamente) e percorrendo mediamente oltre 20 km/l. Il triturbo BMW è avvertito…