S’incammina sulla strada della santità. Pardon, dell’ecologia. Golf affianca alla tecnologia BlueMotion e alla mobilità elettrica un’inedita, e shockante, propulsione ibrida plug-in in grado di garantire contemporaneamente 204 cv e quasi 68 km/l.
In principio vi fu l’ottimizzazione del 1.6 TDI da 110 cv (Golf BlueMotion), forte della certosina riduzione degli attriti interni, della separazione delle fasi di riscaldamento di testata e basamento, della pompa dell’olio a portata variabile, del recupero dell’energia nelle fasi non di carico del propulsore e del ricircolo dei gas di scarico, così che il 4 cilindri garantisse una percorrenza media di oltre 34 km/l. Poi venne il momento del metano e, soprattutto, della propulsione elettrica (e-Golf) da 115 cv e 27,6 kgm di coppia, in grado di spingere la media tedesca da 0 a 100 km/h in 10,4” a fronte di una velocità massima autolimitata a 140 km/h. Ora è il momento dell’ibrido. Un super ibrido.
In occasione del Salone di Ginevra (6-16 marzo) debutterà Golf GTE. E il mondo non sarà più lo stesso. La vettura promette un’autonomia di 939 km, dei quali oltre 50 in modalità puramente elettrica, e una percorrenza media di 67,7 km/l a fronte d’emissioni di CO2 di 35 g/km. Valori a dir poco straordinari. Quasi fantascientifici. In grado di annichilire persino la capostipite del segmento Toyota Prius 1.8 HECVT Active Plug-in, accreditata di 47,6 km/l e 49 g/km. Merito dell’abbinamento tra il noto 4 cilindri 1.4 TSI (turbo a iniezione diretta di benzina) da 150 cv con un’unità elettrica da 102 cv, per una potenza complessiva di 204 cv e una coppia di 35,7 kgm.
Fermi tutti. Un attimo… 204 cv? 35,7 kgm? Valori non troppo distanti, quando non superiori, alle sorelle sportive GTI e GTD. È la terza via della sportività. La terza manifestazione della forza. Scatta da 0 a 100 km/h in 7,6” e raggiunge i 217 km/h, laddove le citate sorelle GTI e GTD sono rispettivamente accreditate di 6,5” e 246 km/h oppure 7,5” e 230 km/h. Il peso si attesta a 1.524 kg: 248 kg più della GTI, mossa da un 4 cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina da 220 cv, e 202 kg più della GTD, equipaggiata con un quadricilindrico 2.0 td common rail da 184 cv.
Rivoluzione nella trasmissione. Il noto DSG a doppia frizione a 6 rapporti… diventa a tripla frizione. E proprio nell’alloggiamento del cambio è integrato il propulsore a zero emissioni. La vettura può essere guidata in diverse modalità: puramente elettrica, ibrida e GTE (sportiva). La dotazione di serie include gruppi ottici a LED, minigonne, spoiler al tetto, cerchi in lega da 16” a 18”, touchscreen da 6,5 pollici, app Volkswagen Car-Net e-Remote – consente di controllare funzioni e richiamare informazioni mediante smartphone –, sistema di monitoraggio dell’autonomia, indicazione del livello di carica della batteria e Powermeter. Quest’ultimo è una sorta di contagiri della potenza elettrica sfruttata. GTE è la quadratura del cerchio: abbina prestazioni, rispetto dell’ambiente e divertimento al volante. Sarà la regina di Ginevra?