Quattro cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina da 315 cv. Cambio manuale a 6 rapporti ravvicinati. Trazione posteriore. Configurazione di carrozzeria 2+2. Made in Corea. Informazioni sufficienti perché Audi S3 2.0 TFSI quattro strabuzzi gli occhi, BMW Serie 2 e Serie 4 Coupé inizino a palesare una discreta insofferenza, Mercedes-Benz CLA 45 AMG 4Matic alzi un sopracciglio, Nissan 370Z Coupé si contorca in preda a un attacco d’orticaria e persino sua maestà Porsche Cayman aggrotti la fronte. Mentre le gemelle Subaru BRZ e Toyota GT86, sopraffatte dallo sconforto, tentano di fare harakiri. Un terremoto.
Ottavo grado della scala Mercalli. Rovina parziale di alcune costruzioni (certezze); qualche vittima isolata. Il sisma risponde al nome di Kia GT4 Stinger. La concept coreana si candida a rivelazione del Salone di Detroit (13-26 gennaio 2014), supportata da caratteristiche tecniche in grado di catalizzare l’attenzione al pari della linea dominata dalla tipica mascherina Kia ampliata al punto da divenire una vera e propria bocca di squalo. Pronta ad azzannare le avversarie. Altrettanto aggressivi e originali i gruppi ottici anteriori a sviluppo verticale, composti da tre fasce a Led sovrapposte, le prese d’aria che convogliano i flussi di raffreddamento ai dischi freno e gli sfoghi per il calore lungo il cofano.
Raffinato l’impianto frenante Brembo serie Gran Turismo, forte di dischi carboceramici sui quali lavorano pinze a 4 pistoncini. Ancor più raffinato, ed estremo, lo schematismo delle sospensioni: a ruote indipendenti con triangoli sovrapposti in corrispondenza d’entrambi gli assali. Una configurazione degna di una supercar, totalmente votata alle prestazioni piuttosto che al comfort. Non è ancora nata, ma ha già creato scalpore. E un po’ d’apprensione nella concorrenza. In attesa di conoscere ulteriori informazioni, specie in materia d’ammortizzatori e peso, tanto in Germania quanto in Giappone si prepara la macumba. A titolo precauzionale.