Fino ad oggi non esistevano parametri oggettivi cui affidarsi nel valutare le prestazioni di uno pneumatico, riguardo ad esempio alla rumorosità o alla capacità di farci risparmiare carburante; per scegliere quale acquistare, potevamo solo far affidamento sulla nostra esperienza o su quanto dichiarato dalle Case.
Con il duplice intento di tutelare l’ambiente e i consumatori, il Parlamento europeo ha quindi deciso di intervenire emanando un Regolamento che entra in vigore anche in Italia domani 1° novembre intitolato “etichettatura degli pneumatici in relazione al consumo di carburante e ad altri parametri fondamentali” e le cui parole chiave sono: risparmio, sicurezza e informazione.
Gli pneumatici in vendita da domani dovranno quindi obbligatoriamente essere dotati di un’etichetta, del tutto simile a quelle di cui già da anni sono dotati gli elettrodomestici o gli immobili, su cui saranno rappresentati tre parametri molto importanti: l’efficienza energetica, la frenata sul bagnato e il rumore di rotolamento. Basterà quindi un colpo d’occhio per conoscere la qualità di uno pneumatico sotto questi tre punti di vista.
L’efficienza energetica di uno pneumatico è la caratteristica che incide più direttamente sul consumo di carburante e conseguentemente sulle emissioni di CO2 e viene misurata attraverso la resistenza al rotolamento. Tra una classe energetica e l’altra le differenze sono sensibili: tra « B » e « A » ad esempio, la differenza di consumo di carburante per un veicolo equipaggiato con lo stesso tipo di pneumatici può arrivare a 3 litri ogni 100km. Quanto al metodo di misura previsto dal Regolamento europeo, i rilievi sono fatti su macchine appositamente tarate. Le lettere identificative, che vanno da « A » e « G » corrispondono ai valori misurati espressi in chilogrammi per tonnellata (kg/t). « A » rappresenta il valore più efficiente.
Il comportamento dello pneumatico in situazione di frenata sul bagnato è uno dei parametri più importanti per determinarne il livello di sicurezza. Il test previsto dal Regolamento europeo per classificare uno pneumatico in base a questo parametro consiste nel misurare la decelerazione da 60 a 20 km/h nel corso di una frenata di emergenza. Tra due classi, ad esempio da « C » a « B », per un veicolo che passa da 60 km/h a 20 km/h in 30 metri, la distanza di frenata diminuisce di circa il 15%, cioè 4,5 metri. Anche per questo parametro, le lettere vanno da « A » a « G » e « A » rappresenta il valore più alto.
L’ultimo parametro indicato sull’etichetta, le emissioni acustiche, costituisce un dato d’importanza crescente sulle nostre strade, sia per quanto riguarda il comfort di marcia sia per quanto riguarda la limitazione dell’inquinamento acustico. La differenza nella misurazione del rumore di rotolamento tra uno pneumatico rappresentato sull’etichetta con due onde ad esempio ed uno con un’onda corrisponde a 3 dB, ovvero un valore pari alla metà del rumore esterno.