Nome in codice Brutale 1090: la naked di Schiranna si evolve di nuovo, in nome anche di una maggiore razionalità produttiva. Niente più motore “piccolo”: sparito il quattro cilindri da 920 cc, tocca a quello da 1078 cc con valvole radiali il compito di equipaggiare tutta la gamma. Le tre le versioni disponibili, partendo dalla base che consigliamo di chiamare solo ed esclusivamente Brutale 1090, hanno in comune l'ormai classico telaio composto da tubi d’acciaio e piastre in alluminio, le sospensioni regolabili con forcella da 50 mm di diametro e le pinze radiali. In più, previsto come equipaggiamento standard, c'è il controllo di trazione regolabile su otto livelli.
Sono i dati tecnici dei due motori, valvole radiali e cambio estraibile su tutti, a dimostrare che nonostante il passare degli anni la Brutale rimane un punto di riferimento della categoria. Le prestazioni sono ancora al vertice del mondo naked visto che la Brutale e la Brutale R confermano la potenza di 144 cavalli a 10.300 giri con un picco di 112 Nm di coppia. Ancora più performante la Brutale RR, che con 158 cavalli a 11.900 giri e un valore di coppia leggermente inferiore -100 Nm- tiene la scia delle più potenti streetfighter. La RR monta anche la frizione con sistema anti saltellamento.
È la ciclistica a rivestire un ruolo da protagonista, dando la possibilità a chi stringe il manubrio della nuda italiana di “cucirsi” addosso la propria Brutale in funzione dello stile di guida. Per tutte e tre è stata confermata la muscolosa forcella con steli di 50 mm di diametro, completamente regolabile; come vogliono le ultime tendenze la regolazione idraulica è separata: uno stelo regola la compressione l’altro il ritorno. Il monoammortizzatore è regolabile nel ritorno e sul precarico molla; quello della Brutale 1090 RR offre anche la doppia velocità in compressione.
Anche i freni si differenziano in funzione delle prestazioni: di serie Brembo per tutti, con pinze radiali e coppia di dischi da 310 mm davanti per la Brutale, da 320 mm per la R e la RR, quest’ultima con pinze monoblocco.
Soprattutto visivamente, al primo colpo d’occhio, si capisce quanto ampio sia stato il lavoro di aggiornamento. Arrivano nuovi elementi luminosi a fare da cornice al piccolo copri cruscotto, il motore si tinge d'argento e lo stesso colore lo ritroviamo anche sui cerchi, che ora hanno razze multiple sdoppiate e riducono il peso di 1,5 kg rispetto ai precedenti. Cambiano i terminali di scarico che ora hanno un taglio trasversale, ed è nuovo il gruppo ottico posteriore.
MV Agusta Brutale è ora disponibile a un prezzo di 12.990 euro, la R costa 13.990 euro che diventano 16.990 euro per la RR; tutti i tre modelli sono previsti con tre colorazioni specifiche e distintive.