A un primo sguardo si prova una sensazione di déjà vu, che al secondo e terzo si trasformano in immagini nitide e ricordi color sabbia. La DesertX è qualcosa di più che una originale interpretazione su base Scrambler e i richiami a una moto che è nella storia della Dakar e dei grandi rally sono evidenti e premeditati. La Cagiva Elefant in versione 900, vinse nel 1990 la Parigi-Dakar con in sella Edi Orioli e fece sognare anche i mototuristi fino al 1996. Non solo dune, quindi, ma grandi doti da Sport tourer, divoratrice di curve e tornanti.Ecco, la DesertX, che al nome affianca anche il cognome Scrambler (per far capire la famiglia di provenienza), riprende molti dei caratteri distintivi della Elefant. Dal colore bianco, con i filetti rosso/nero/grigio delle indimenticabili grafiche Lucky Explorer, alla sagoma del serbatoio, ai due tappi, al plexiglass e ai due fari tondi. Senza citare il motore: allora Cagiva aveva scelto per la Elefant il bicilindrico ad aria della 900ss, oggi, sotto il telaio a traliccio trova posto il desmodromico da 1.079 cc della Scrambler 1100.Si tratta di un concept, certo, ma la speranza è che l’apprezzamento del pubblico di EICMA possa convincere i vertici di Borgo Panigale a prendere in seria considerazione l’idea di mettere la DesertX su strada. E non dimentichiamo che il marchio Cagiva è ancora vivo e in vendita…