Correva l’anno 1992 e Gordon Murray progettò una vettura rivoluzionaria, caratterizzata da un abitacolo per tre persone, con il posto guida collocato centralmente. Una supercar raffinata, forte di una monoscocca in carbonio – una prima assoluta per un’auto di serie – che consentì di contenere il peso in 1.140 kg. Nasceva così la McLaren F1, mossa da un V12 aspirato BMW Motorsport di 6.064 cc collocato centralmente e accreditato di 627 cv. Ora il mito si rinnova. A Woking è in fase di sviluppo l’inedita BP23. E le tre sedute in abitacolo torneranno a essere realtà. Accompagnate da una velocità massima di oltre 400 km/h (!).Tiratura limitata a 106 esemplariA cinque anni dalla presentazione della P1, prima hypercar ibrida McLaren, la Casa di Woking ha rilasciato alcune immagini del “muletto” della BP23 – questo il nome in codice dell’inedita vettura – destinata a essere prodotta in serie limitata (106 esemplari) e profondamente ispirata alla mitica F1. Un’auto ancora pesantemente camuffata, dato che il powertrain ibrido di cui sarà dotata ha sinora pulsato solamente sotto mentite spoglie; vale a dire dentro il corpo di una 720S adattata o di una 675LT Coupé.Bye bye retrovisori lateraliLo stile della nuova vettura non avrà nulla a che fare con l’attuale produzione McLaren. Al di là delle tre sedute in abitacolo, da cui deriva il 3 nella sigla del progetto, si tratterà di un’auto “di rottura”, forte di un design originale. A partire dall’assenza dei retrovisori laterali, sostituiti da display collegati a telecamere. Al momento i dettagli in merito al powertrain restano celati, ma si vocifera di un V8 4.0 – evoluzione dell’unità biturbo da 3,8 litri realizzata dalla Ricardo e attualmente impiegata nella gamma McLaren – ibridato così da erogare oltre 1.000 cv. L’auto, nei proclami della Casa, è chiamata a divenire il modello di serie più veloce e potente mai creato a Woking. Debutterà, quasi certamente, nel 2019.