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Ford Puma, la prova speciale della ST-Line Vignale

È possibile accontentare tutti? Oppure si rischia di non far contento nessuno? Bella domanda. Qui la risposta

È possibile accontentare tutti? Oppure si rischia di non far contento nessuno? Bella domanda. Io un’idea ce l’ho ma non ve la dico; non subito almeno. So però come la pensano in Ford e la Puma ST-Line Vignale ne è la dimostrazione palese. Beh la risposta di Ford è sì, perché su questa versione così particolare trova posto l’anima sportiva ST, ST Line nello specifico, e quella più classica Vignale. E se ancora avete dei dubbi su come si possano mettere insieme due personalità così distinte e distanti, in questa prova cercheremo di capirlo insieme.

Prima di cominciare, guardiamola da vicino: il frontale è caratterizzato da una nuova griglia in alluminio satinato. Nella stessa tonalità è la parte bassa della calandra, in prossimità delle luci fendinebbia. Non mancano proiettori LED di serie a impreziosire il tutto. Insomma si tratta di andare a cogliere le sfumature, i dettagli, alcuni aspetti che chi, come me, guida auto tutti i giorni tende a dare per scontati. Così questa mi sono fatto aiutare.

Da chi? Da Eleonora Biliotti: nel 2018 ha ottenuto il riconoscimento internazionale dallo yoga Alliance e pratica la disciplina da anni in maniera costante. Milanese di nascita, con il sangue mezzo toscano, ogni anno trascorre un periodo in India per approfondire la sua pratica fisica e spirituale. Lo yoga, leggo sui siti istituzionali, è l’unione del tutto, la condivisione, la capacità di ascolto e di ricerca di se stessi e di ciò che ci circonda”. Unione del tutto dunque. Senza fare paralleli troppo “tirati” con le due anime della Puma ST-Line Vignale, mi sono fatto spiegare da Eleonora cosa significhi, in concreto, unione del tutto nello Yoga. E nel video (all’inizio della prossima scheda) trovate la risposta. Molto interessante.

Ultima cosa prima di iniziare: la Puma ST Line Vignale con motore 1.0 EcoBoost Hybrid da 155 CV e cambio manuale costa 29.750 euro. Non pochissimo in senso assoluto, vero, ma non ci si deve dimenticare che la dotazione è davvero full optional.

Una Puma sportiva ed elegante, senza contraddizioni

Il tutto, su questa Ford Puma, sono elementi che teoricamente non dovrebbero trovarsi sulla stessa macchina. Mi viene in mente per esempio la corona del volante con impugnatura sportiva, cui fanno da contraltare i sedili dalle forme più classiche e rivestiti integralmente in pelle, oltre che riscaldabili (detto che questo non è in contraddizione con la sportività). Oppure, i paraurti dal design sportivo e i cerchi da 18 pollici, bilanciati dalla linea di cintura cromata.

prova ford_puma_st-line_x_vignale

Il risultato? Premesso che i gusti sono gusti e che qui non si vuole discutere della bellezza o meno della Puma (che è il B-SUV più venduto d’Europa, quindi il giudizio più importante è già stato emesso), il mix raggiunto dai designer Ford pende a favore del gusto classico. Se dovessi dire a quale dei due mondi si avvicina di più, esteticamente, questa versione, direi Vignale. 

Lo spazio non manca e, soprattutto, è sfruttato alla grande

Quanto agli interni, lascio la parola a Eleonora. “Da Yoga teacher e da appassionata di sport a tutto tondo, non posso non parlarvi delle soluzioni studiate per sfruttare al meglio lo spazio. Una su tutte, il Megabox. Lo confesso, la prima volta che ne ho sentito parlare ero convinta che fosse la classica trovata di marketing. Invece, il fatto di avere un pozzetto separato dal resto del bagagliaio, rivestito in plastica dura e lavabile con la canna dell’acqua (che si scarica aprendo il tappo che c’è sul fondo) è il classico must have per chi, oltre a fare Yoga, ama per esempio il running. Sì perché quando vai al parco in auto per correre, la pioggia può sorprenderti da un momento all’altro”.

“E vuoi i tappetini con doppia impuntura in pieno stile Vignale della Ford Puma? Ovviamente no. Ti cambi le scarpe e quelle sporche le butti là sotto. Senza contare che qui dentro ci puoi anche lavare il cane. Magari non un alano, però fino alla taglia media non ci sono problemi. Ma non è tutto, perché è anche possibile caricare una pianta in verticale, oppure una sacca di mazze da golf, sempre in verticale. In totale, dietro al portellone ci sono addirittura 465 litri di capacità. Difficile chiedere di più… Ma non impossibile: se ci fosse stato anche il divano scorrevole, beh, il 10 e lode non glielo avrebbe tolto nessuno.

Sempre in tema di abitabilità posteriore, devo dire che non solo l’accessibilità è favorita dal sedile a 60 cm da terra, ma anche dall’arco porta che, nel punto più basso, misura 138 cm. In parole semplici; per accomodarsi dietro non ci si deve piegare troppo con la schiena e non serve flettere troppo le ginocchia. Risultato: 4 adulti alti circa 1,8 metri viaggiano in tutta comodità.

Come va

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