Il successo della Puma
Assetto rialzato, superfici muscolose e tondeggianti, pochi i dettagli ma al posto giusto. Queste, assieme alla moda del segmento, sono alcune delle caratteristiche che hanno contribuito al successo di Ford Puma. Non tanto per il richiamo nel nome alla piccola coupé prodotta a fine anni 90′ ma un vera e propria novità a 360 gradi. L’estetica esterna convince il pubblico europeo, la clientela più giovane apprezza, la piattaforma è la stessa della Ford Fiesta (settima generazione, prodotta dal 2017) e il prezzo davvero competitivo.
Leggi anche: “Ford Fiesta ST, Toyota Yaris GR, VW Polo GTI e le altre “piccole bombe”“
Dal suo ingresso sul mercato nel 2019, Ford Puma ha totalizzato immatricolazioni a sei cifre a partire dall’anno successivo superando le 130.000 vendite in Europa nel 2021. In Italia, nel mese scorso, è stata l’auto più venduta dopo Fiat Panda e Lancia Ypsilon: le 3.180 immatricolazioni a febbraio 2022 hanno ancora più valore considerato il presidio di modelli economici o compatti nella parte alta della classifica immatricolazioni. Merito alle economie realizzate da Ford anche per quanto riguarda la gamma motori, semplice ed efficace.
Leggi anche: “Mercato auto: immatricolazioni in calo, ecco i marchi in crescita“
Un tre cilindri che non ti aspetti
Sulla Ford Puma il tradizionale tre cilindri 1.0 cc EcoBoost ha abbracciato un modulo mild-hybrid 48 V arrivando a una potenza massima di 155 CV. Spingendosi al vertice degli allestimenti troviamo poi la Puma ST che riprende telaio, assetto e motore direttamente dalla sorella minore Ford Fiesta ST. Ecco quindi spuntare un 1.5 litri – sempre tre cilindri – con turbo twin-scroll e doppia iniezione per un totale di 200 CV – tutti termici – e 320 Nm di coppia, 30 Nm in più rispetto alla Fiesta. Con uno 0-100 km/h in meno di 7 secondi e una velocità massima di circa 230 km/h, la Puma ST è riuscita a sintonizzarsi con il tre cilindri di derivazione Fiesta.
Leggi anche: “Motori a tre cilindri: l’asso nella manica dei propulsori termici“
Alcuni potrebbero desiderare il più poderoso 2.3 Ecoboost da 280 CV della Ford Focus ST ma vi assicuro che sulla Puma 200 CV bastano e avanzano: questo crossover sportivo non ha bisogno di potenze superiori. La spinta, seppur con qualche indecisione ai regimi più bassi, è presente fino a oltre 6.000 giri motore e anche il sound “vero”, in particolare in modalità sport, è soddisfacente. Un motore perfettamente bilanciato per la tipologia di vettura: la potenza non eccessiva è perfetta per la tipologia di veicolo e di trazione; se ci si vuole divertire non occorre cercare i limiti del motore ma, piuttosto, della tenuta di strada. Vi anticipo che non è bassa.
Leggi anche: “Consumi ed emissioni, WLTP e RDE, perché l’Euro 7 sarà la “fine” dei motori a benzina e a gasolio“
Degne di nota le vibrazioni: molto basse in particolare a regimi di guida “tranquilli”. E per quanto riguarda i consumi? I dati dichiarano una percorrenza media di 6,8 litri ogni 100 km ma la realtà è diversa. Ovviamente quando il ritmo si alza e la pressione del turbo inizia a salire, in particolare in modalità sport, non ha senso soffermarsi troppo sui consumi. Quello che mi ha convinto meno su questo frangente è stata la percorrenza extra-urbana: anche in modalità Eco, a 130 km/h il consumo di carburante è stato superiore alle previsioni.