Dici Skoda e pensi ad auto tutte spazio e razionalità, vendute a un prezzo competitivo. E poi arriva la Skoda Enyaq Coupé, il primo SUV-coupé della Casa ceca: sì, SUV-coupé, un genere di cui tutto si può dire ma non che sia razionale. Primo perché di coupé c’è poco, anzi nulla: le portiere sono 4 e la carrozzeria è alta. Secondo perché il lunotto messo così, discendente verso la coda, toglie parecchi litri di capacità al bagagliaio (al di sopra della cappelliera); qualcosa che in Skoda, fino a poco tempo fa, non sarebbe stato nemmeno concepibile.
Però il cliente ha sempre ragione, anche quando vuole cose che sono lontane dal tuo modo di pensare. E siccome gli automobilisti, un po’ dappertutto (sicuramente nei mercati di riferimento di Skoda), mostrano particolare gradimento per questa tipologia di veicolo, tu il lunotto lo inclini eccome; il SUV sì che lo fai sportivo, lasciando la filosofia ai libri di testo. Giustamente, peraltro, visto che di mestiere produci auto per generare profitti, non per rispettare linee di principio. E così, fatta la pace con il mio “io razionale” legato al marchio Skoda, ho deciso che tanto valeva puntare in alto, alla RS.
Due motori e trazione integrale
RS, dunque: rispetto alle versioni 60 e 80 qui i motori sono due (anche sulla 80x, che però è meno potente), uno per ogni asse, e la trazione è integrale. In totale forniscono 299 CV e 460 Nm di coppia, per 180 km/h di velocità massima autolimitata e uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi. Numeri che se non sono la fotocopia di quelli della Volkswagen ID.5 (e ID.4) GTX poco ci manca, ma non è un mistero: le due auto condividono piattaforma, batterie e motori.
Qualità percepita, qualità reale
Come per la Enyaq “normale”, anche l’abitacolo della coupé si può personalizzare scegliendo tra varie Design Selection, che Skoda ha delineato ispirandosi agli ambienti abitativi moderni, utilizzando gli immancabili materiali naturali, trasformati in maniera (altrettanto immancabilmente) sostenibile e riciclati. Quanto al sistema di infotainment, lo schermo centrale da 13 pollici domina la scena, mentre il Digital Cockpit è di dimensioni ridotte, 5,3 pollici, come se i designer avessero voluto “incentivare” l’uso (e magari l’acquisto) dell’head-up display con realtà aumentata, disponibile appunto a richiesta. Detto questo, la Enyaq alza ulteriormente, se possibile, il già alto livello di qualità Skoda. Lo fa con abbinamenti di colori e di “trama” (dei materiali) molto ricercati, con rivestimenti di qualità e attenzione per il dettaglio. Quanto ad abitabilità e capacità di carico, sia chiaro che comunque di spazio per la testa ce n’è in abbondanza (fino ai 190 cm di altezza ci si sta con ampio margine) e il bagagliaio offre una capacità di carico di ben 570 litri in configurazione 5 posti, contro i 585 litri della versione SUV. A proposito di numeri, ecco le dimensioni: lunghezza di 4,653 mm, larghezza di 1,879 mm e altezza di 1,622 mm, mentre il passo misura 2,765 mm; 0.234 il coefficiente di penetrazione aerodinamica. Le batterie della Škoda Enyaq Coupé iV sono gestite dal nuovo software ME3 e possono essere ricaricate fino a 120 kW (60 iV) o 135 kW (80/80x/RS iV) di potenza. La batteria più grande, da 82 kWh, può essere ricaricata dal 10% all’80% in soli 29 minuti. A casa, la Enyaq Coupé iV può essere ricaricata durante la notte in sei/otto ore sfruttando un wall box Škoda iV Charger a corrente alternata, in grado di erogare fino a 11 kW.