Il mercato dei B-Suv è una calamita che attira tutti i costruttori. L’ultima Casa a cedere alla tentazione di buttarsi nella mischia del segmento più caldo del mondo automotive è Smart, che a Berlino ha sveltato la #1. Anche se la speranza è che porti un bel po’ di utili in bilancio, nel nome non c’è alcun riferimento al primo nichelino guadagnato da Paperon de’ Paperoni. La Smart #1 rappresenta semplicemente la prima pietra di una nuova era del brand, in compagnia di nuovi partner. Nella fattispecie nel progetto “numero uno” c’è lo zampino della cinese Geely, che dopo aver messo le mani su Volvo e Lotus e corteggiato Aston Martin non disdegna altre partnership.
Acqua e saponetta
Le prime immagini e il comunicato ufficiale che le accompagna confermano in sostanza le anticipazioni che avevamo pubblicato nello scorso febbraio. Levigata come una saponetta e con un tetto che pare appoggiato sopra l’abitacolo, complici i finestrini senza cornice, la Smart #1 è lunga 427 cm e ha una linea di cintura piuttosto alta. A livello di carrozzeria i designer hanno preferito puntare più sull’essenzialità che sugli effetti speciali. Anche le luci a LED hanno uno stile pulito, con i gruppi ottici anteriori e posteriori che hanno forme molto simili.
Separati in casa
Qualche colpo di scena in più lo regala l’abitacolo. La Smart #1 ha arredi minimalisti, con un curioso mobiletto centrale alto e sottile che separa la zona del guidatore da quella del passeggero. Oltre a rendere acrobatiche le possibili effusioni, tale scelta limita la possibilità da passare agevolmente da una parte all’altra dell’abitacolo quando ci si trova incastrati in un parcheggio. Lo spazio non dovrebbe tuttavia mancare, con un passo di ben 275 cm. In mezzo alla console spicca un touch screen da 12,8″ che accentra tutti i comandi secondari, eliminando di fatto ogni tasto fisico dalla plancia. Il sistema, fanno sapere dalla Casa, avrà costanti aggiornamenti over-the-air e lo stesso avverrà per buona parte dell’elettronica di bordo. Nel discorso rientra anche il pacchetto Adas Smart Pilot, che promette inizialmente una guida autonoma di livello 2.
Che muscoli!
Da un punto di vista tecnico la Smart #1 avrà un motore elettrico con una potenza massima di ben 200 kW, pari a 272 CV, e la trazione posteriore. Per l’autonomia si parla di oltre 400 km, mentre venendo alla ricarica – altra questione spinosa con le elettriche – la Casa dichiara un tempo di tre ore per far passare le batterie dal 10 all’80 % allacciati a una stazione da 22 kW. Con le colonnine ultra-rapide la pratica può essere sbrigata in una mezz’oretta.
In attesa di sviluppi
Per il momento non si hanno grandi informazioni circa la struttura della gamma e del listino. In un secondo momento si vocifera che potrebbe arrivare anche una Smart #1 con due motori e la trazione integrale. Per il momento l’unica cosa certa è che la Casa ha diffuso le immagini di due allestimenti, la Launch Edition e la Premium, che si vedono rispettivamente con il tetto dorato e nero nelle immagini.