Per capire bene quanto le Michelin Road 6 siano importanti per la Casa del Bibendum bastano pochi elementi. Prima di tutto si deve tenere presente che il fatturato e i volumi del settore pneumatici moto sono in crescita. In seconda battuta occorre sapere che a guidare il trend positivo è proprio il segmento delle gomme sport touring, in cui le Road 6 trovano la loro perfetta collocazione. Se a tutto questo aggiungiamo che la gamma Road 6 prevede anche misure per le maxi enduro stradali e pure una variante rinforzata GT per le grand tourer il gioco è fatto. Di loro abbiamo già parlato un po’ a gennaio, al momento della presentazione al Motor Bike Expo di Verona. Ora è però il momento di provarle su strada, ma prima di dirvi come vanno, torniamo un attimo anche su come sono fatte.
Salto di qualità
Con il Road 6 gli uomini Michelin si sono dati due obiettivi: migliorare i risultati ottenuti dal Road 5 in termini di resistenza all’usura e di comportamento sul bagnato. Non che questa gomma andasse male, tutt’altro. I pendolari su due ruote e i viaggiatori di lungo corso diventano però sempre più esigenti e in qualche modo vanno accontentati. A Clemont-Ferrand si sono rimboccati le maniche e vanno molto fieri dei progressi fatti rispetto al modello uscente. Per il Road 6 dichiarano infatti il 15% di aderenza in più in condizioni wet e una durata maggiore del 10%, con anche un incremento della stabilità quantificato in un 5%.
Lavoro a tutto campo
Per ottenere questi passi avanti i tecnici hanno lavorato su ogni fronte, studiando un nuovo disegno del battistrada, mettendo a punto mescole inedite e riprogettando pure la carcassa. Andiamo con ordine e partiamo dalla scolpitura, che adotta la Water Evergrip Technology. In pratica gli ingegneri hanno modificato la forma e l’angolazione degli intagli e delle lamelle. Ora i solchi fendono meglio l’eventuale velo d’acqua e assicurano un rapporto vuoti/pieni più costante al variare dell’angolo di piega. Le fessure hanno inoltre una sezione che le porta a diventare più ampie con l’aumentare dell’usura per mantenere uguale la capacità drenante anche dopo un lungo chilometraggio.
Du is megl che uan
Quanto alle mescole, il Road 6 abbina una composizione 100% silice alla tecnologia a doppia mescola Michelin 2CT+. La parte centrale, più dura e resistente all’usura, s’insinua ai lati sotto la mescola più morbida per conferire all’insieme rigidità in curva. Entrando ancor più in profondità, il nuovo Road 6 nasconde la nuova architettura Radial X Evo. Il suo segreto sono le tele di sommità disposte a 90°, che incrementano l’impronta a terra, a tutto vantaggio dell’aderenza. Inoltre, i fianchi sono stati ripensati per filtrare meglio le deformazioni della strada. La presenza di tele in aramide rende la carcassa più consistente, robusta e leggera.
Una cura ricostituente
La versione GT aggiunge a tutto questo una tela supplementare in poliestere al posteriore. Questo rinforzo è utile a conferire più solidità alla struttura, a tutto vantaggio della stabilità, specie quando si viaggia a pieno carico, magari anche in coppia. L’anteriore marcato GT non ha la stessa tela aggiuntiva ma beneficia comunque di una cura ricostituente. La sua rigidezza è accordata grazie a una lavoro di fino sull’angolazione delle tele e sui filamenti che le compongono.
Un’ampia scelta
La gamma Michelin Road 6 è già in vendita e si articola su 18 misure, 14 standard e ulteriori 4 della versione Road 6 GT . Per quest’ultima in particolare sono previste una misura anteriore (120/70 ZR 17) e tre posteriori (180/55 ZR 17, 190/50 ZR 17 e 190/55 ZR 17). Il Road 6 ripropone invece tutte le misure già viste sul Road 5 e aggiunge anche tre nuove misure per la ruota anteriore: 120/70 ZR 18, 110/80 ZR 19, 120/70 ZR 19. La definizione Trail usata da una variante del Road 5 scompare ma la BMW GS e tutte le sue principali rivali bella sono servite lo stesso. E adesso saltiamo in sella e vediamo come se la cavano questi pneumatici.
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