Questa che state per leggere è una prova ma la Kia Niro non può essere descritta in altro modo se non a partire dal design. Il motivo è presto detto: se in foto mostra una grande personalità, dal vivo questo aspetto si accentua ancor di più. Ciò non significa che l’auto sia di una bellezza sfolgorante – anche perché i gusti sono gusti e non si discutono – né che mi sto sbilanciando su un suo più o meno grande successo commerciale. Sto solo dicendo che la Niro la noti, se la incroci per strada. Così come noti le sue forme “globali”, dentro e fuori.
Linee globali
Fuori perché, a differenza dei prodotti prettamente europei (Kia XCeed, per rimanere in casa), sulla Niro i designer non hanno enfatizzato la percezione di larghezza della carrozzeria. Anzi, le fiancate sono piuttosto “dritte” e, insieme ai gruppi ottici posteriori a sviluppo verticale e al montante C pronunciato, conferiscono proporzioni tutt’altro che sportive alla vettura. Il che, è evidente, era nelle intenzioni della squadra di designer alle prese con un prodotto che dev’essere venduto nei quattro angoli del mondo.
Il design d’interni, in verità, è più vicino ai canoni stilistici dominanti in Europa e l’unico elemento che mostra l’esigenza di mettere d’accordo tutti è il volante. Due razze separate da un robusto “corpo” centrale, di quelli che non si vedevano da un po’. Tuttavia, si sa, certe mode ritornano o, sicuramente, in alcune parti del mondo non sono mai passate. Sugli interni torniamo dopo, concentriamoci ora sulle sensazioni di guida di questa Kia Niro full hybrid.
Una gamma a tutto ibrido
Prima di mettersi a guidare la Kia Niro è sempre bene ricordarsi di due cose: la prima è che si tratta di un C-SUV, la seconda è che l’efficienza è il suo scopo principale. Pensate infatti che questa auto è disponibile con tecnologia full-hybrid (l’elettrico può muovere in autonomia l’auto, sebbene per poche centinaia di metri: la batteria ha una capacità di 1,32 kW/h), plug-in hybrid (ricaricabile dalla presa di corrente, per un’autonomia elettrica di circa 50 km, e full electric. La versione che ho deciso di provare è la prima, cioè quella che incontrerà il favore del pubblico in Italia.
Come va con powertrain full-hybrid
Mossa da un motore aspirato a benzina di 1,6 litri (105 CV e 147 Nm di coppia) e da un elettrico (44 CV e 170 Nm), eroga 141 CV di sistema e, a differenza dell’ibrido Toyota, qui c’è un cambio vero e proprio, un doppia frizione a 6 rapporti. Il tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h è di 10,4 secondi mentre la velocità massima è pari a 165 km/h. Numeri da auto “rilassata”, così come rilassata è la guida che più premia al volante della Niro full hybrid. Solo così infatti si ottiene il meglio in termini di efficienza e di contenimento della rumorosità, entrambe eccezionali.
Non appena però si forza la mano, ecco che le cose cambiano radicalmente, in modo se possibile più repentino rispetto a quanto accada con auto non ibride: il regime del 1.600 cc a benzina schizza verso l’alto e, con esso, consumi e rumorosità. Meglio dunque imparare ad “ascoltare” la Niro: in quel caso si riesce anche a godere dei 170 Nm subito disponibili dell’elettrico, che non la trasformano certo in sportiva ma danno una piacevole prontezza di risposta al pedale del gas. Il tutto, nel silenzio quasi totale della meccanica.
Comfort, più che agilità
Coerentemente con il carattere del motore, anche l’assetto predilige la fluidità nella guida. Detto che la Kia Niro è un’auto sicura – stabilità e tenuta di strada sono di alto livello – è evidente che molle e ammortizzatori non sono messi a punto per aggredire le curve. Se si esagera subito emerge un rollio evidente e lo sterzo – di suo non particolarmente reattivo – non aiuta a “sentire” a dovere l’avantreno. Si sta però appunto parlando di uno stile di guida ben lontano da quello per cui è concepita questa auto, che però assicura un assorbimento impeccabile delle asperità, quelle secche ma anche gli avvallamenti e i fondi irregolari della città.
Interni di alta qualità
Come ormai da (tanti) anni, la Niro è una piacevole conferma sulla cura che Kia pone nella realizzazione degli interni. Al di là dello scenografico pannello che racchiude strumentazione digitale (10,25”) e schermo dell’infotainment (10”), sono i materiali, le finiture e il design dell’abitacolo a dare la netta sensazione di trovarsi in un ambiente di alto livello. Il tutto, con un’abbondanza di centimetri a disposizione che fa felice chi viaggia, sia davanti sia dietro. Il bagagliaio? 451 litri di capacità, quanto basta per una famiglia di 4 persone (sulla plug-in questo dato scende a 348 litri; 475 litri invece per l’elettrica).
Sempre a proposito di interni, non mancano soluzioni pensate per la migliorare la sostenibilità, come i sedili rivestiti con materiali ricavati dalle foglie di eucalipto; la parte superiore dell’abitacolo è realizzata invece con un tessuto ricavato dalla carta da parati riciclata. Per i pannelli porta sono state usate invece vernici che non contengono sostanze inquinanti.
Vede tutto e ti assiste
Completa – anche in questo caso come da tradizione – la dotazione di sistemi di assistenza alla guida. Tra le altre cose ci sono: , Intelligent Speed Limit Assist (ISLA), Driver Attention Warning (DAW), Forward Collision-Avoidance Assist (FCA), Junction Turning function, Smart Cruise Control-Curve (NSCC-C) basato sul navigatore, Lane Keeping Assist (LKA), Lane Following Assist (LFA), Highway Driving Assist (HDA), High Beam Assist (HBA), Blind-Spot Collision-Avoidance Assist (BCA), Rear View Monitor (RVM), Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist (RCCA).
Prezzi
La Kia Niro HEV 2022, ovvero la full hybrid di questo test, parte da un prezzo di 30.500 euro in allestimento Business. Costa 32.500 euro in allestimento Style e 34.500 euro in allestimento Evolution. Il prezzo della Kia Niro PHEV 2022 sale a 40.250 euro in allestimento Style e 42.250 euro in allestimento Evolution; la Kia Niro EV 2022 parte da 42.700 euro in allestimento Business e da 47.500 euro in allestimento Evolution.