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Audi A7 Sportback MY14: iniezione di grinta

Lieve restyling per la berlina coupé degli Anelli. Adotta il nuovo V6 3.0 TDI Clean Diesel da 218 e 272 cv. S7, mossa dal noto V8 4.0 TFSI, può ora contare su 450 cv anziché 420 e sulla tecnologia cylinder on demand. Pensionato il cambio Multitronic a variazione continua

Una berlina vestita da coupé, oppure una vera e propria coupé che con le classiche berline condivide solo le porte posteriori? Il dilemma accompagna da sempre Audi A7 Sportback. Poche altre vetture di pari dimensioni e peso, del resto, sono altrettanto appaganti nella guida; anche prendendo in esame modelli dall’indole dichiaratamente più sportiva.

Ora è giunto il momento del restyling di metà carriera. Presentata nel 2010, adotta un’inedita griglia frontale dal design aggressivo, nuovi paraurti, terminali di scarico e gruppi ottici, mentre in abitacolo debuttano inserti in alluminio e radica di noce. Affinamenti per i propulsori, tutti omologati Euro 6. La novità più rilevante è l’adozione dell’ultima evoluzione del V6 3.0 TDI, ribattezzata “clean diesel”, che passa dai precedenti 204 e 245 cv a, rispettivamente, 218 e 272 cv a fronte di consumi inferiori del 13%. Nello step da 218 cv e in abbinamento alla sola trazione anteriore, ad esempio, A7 Sportback MY14 promette una percorrenza media di 21,3 km/l contro i 19,6 km/l del vecchio modello mosso dal 3.0 TDI da 204 cv.

Top di gamma, analogamente al passato e fatta eccezione per l’iper vitaminizzata RS7, si conferma S7, dotata del noto V8 con angolo tra le bancate di 90°. Un’unità di 3.993 cc a iniezione diretta di benzina forte della fasatura variabile nonché della sovralimentazione mediante due turbocompressori twin scroll, accreditata di 450 anziché 420 cv – appannaggio del MY13 – e della tecnologia cylinder on demand che favorisce il contenimento dei consumi ai carichi bassi e medi, quando vi è un fabbisogno di coppia compreso tra il 25% e 35% del valore massimo, disattivando parte dei cilindri. Unità che lavora in abbinamento alla trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti. Cambio, quest’ultimo, esteso a tutte le versioni della berlina coupé Audi fatta eccezione per la V6 3.0 TDI biturbo, dotata del tradizionale automatico a 8 marce Tiptronic del tipo mediante convertitore di coppia. V6 3.0 TDI biturbo peraltro portato da 313 a 320 cv. Ne consegue il pensionamento della trasmissione Multitronic a variazione continua.

Il sistema Audi Drive Select, infine, è di serie e influisce sull’erogazione dei propulsori, sui punti d’innesto del cambio, sulla servoassistenza dello sterzo elettromeccanico e sul differenziale sportivo (qualora presente). La navigazione MMI plus con touchpad può essere integrata, secondo tradizione per le vetture di Ingolstadt, mediante la connettività internet di bordo.

 

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