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Citroën‎ Cactus, C4 e Chair alla Milano Design Week

Estro e creatività dentro e fuori questa compatta cult, che non manca però di sorprendere per prestazioni. I suoi Airbump hanno anche trovato un’applicazione inedita alla Milano Design Week con la Cactus Chair

Può piacere oppure no. Senza dubbio la C4 Cactus di personalità ne ha da vendere. A distanza di due anni dal suo debutto sul mercato suscita ancora curiosità nei passanti. Senza contare che per individuarla tra le auto parcheggiate è sufficiente un battito di ciglia. Il colore Hello Yellow pastello della C4 Cactus in prova, ha certamente contribuito ad accrescerne l’appeal, ma gran parte del merito va dato agli Airbump, nella fattispecie Black, che tratteggiano le portiere. Capsule ad aria compressa – personalizzabili in vari colori a contrasto con la carrozzeria – ma  allo stesso tempo elementi di protezione capaci di sopportare i piccoli urti. E proprio queste bolle d’aria hanno ispirato la Cactus Chair, l’ultima creazione dell’architetto milanese Mario Bellini, presentata in occasione della Milano Design Week, un appuntamento internazionale che trasforma la metropoli per sette lunghi e frenetici giorni.Mario Bellini ha presentato la Cactus Chair come la prima sedia stampata in plastica, che risulta flessibile come se fosse una seduta imbottita. L’ha realizzata sfruttando l’aria presente tra due gusci dell’Airbump, che va subito in compressione e si comporta come una molla.Le sue linee sono armoniose e la classe non le manca, specie se accostata alla C4 Cactus W (in alto a destra nella composizione fotografica) nella livrea monocolore bianca. Anche se si tratta di una seduta in progress, ancora da definire nei dettagli, le premesse per un risultato finale innovativo ci sono tutte. La Cactus Chair sarà visibile nell’accogliente spazio “Garage Tortona” di via Tortona 20, fino al 17 aprile e sarà esposta anche nelle vetrine di Benetton in Piazza Duomo, in occasione di Tribute to Domus per celebrare i 1.000 numeri della rivista.C4CactusPenna Rossa03Tornando alla prova della C4 Cactus versione Blue HDi 100 allestimento Shine, gli Airbump ci accompagnano anche dentro l’abitacolo, sulle portiere, con la differenza che questa volta non sono “ripieni”. Originalità e un piacevole sapore vintage caratterizzano gli interni di questa crossover, belli ampi e accoglienti. Le maniglie “a cinghia” per aprire e chiudere le porte sono d’effetto (gradite proprio da tutti i miei passeggeri): quelle anteriori sono ampie e rivestite in pelle, mentre le posteriori sono in plastica e permettono agli ospiti di utilizzarle infilandoci comodamente tutta la mano. Se si parla di vani la C4 Cactus non teme confronti. In particolare il cassetto “top box” (nelle due foto), davanti al passeggero, è capace di alloggiare CD, riviste, occhiali, indumenti poco ingombranti… Un maggior spazio in questa porzione dell’abitacolo è garantito dalla scelta, in esclusiva mondiale, di Citroën‎ di sistemare l’airbag in alto, integrato nel padiglione (tecnologia “Airbag in Roof”). Sotto questo importante vano c’è poi un portaoggetti che si sviluppa in lunghezza e in cui il passeggero più alloggiare il proprio cellulare e caricarlo attaccandolo alla presa del pannello centrale.C4CactusPenna Rossa02Bello il tetto in vetro panoramico. A beneficiarne sono i passeggeri sui sedili posteriori: l’effetto “finestra sul cielo” è particolarmente scenografico e divertente per i più piccoli che rimangono con il naso in su. Quando la temperatura esterna sale, però, nonostante il tetto sia ad alta protezione termica il caldo si fa sentire. Sarebbe ideale aggiungere una tendina. A prova di “peste”, i finestrini posteriori si aprono a compasso. Assicura invece ampia visibilità il parabrezza anteriore e se capita di attraversare una galleria a rendere la strada ancora più visibile si attivano automaticamente gli anabbaglianti, mentre lo schermo touch screen LCD decrementa la retroluminosità. Apprezzabili i fari anteriori a LED diurni, così come i vetri posteriori oscurati. E poi si può contare sull’assistenza al parcheggio e telecamera in retromarcia, di serie nel “nostro” allestimento top di gamma, e un bagagliaio ampio e comodo. Se poi occorre spazio in più la panchetta posteriore è diventata frazionabile 2/3-1/3.Finora mi sono volutamente soffermata sul suo inconfondibile design, senza dimenticare il fatto che la vettura del double Chevron nel 2015 ha vinto il World Car Design of the Year… Ma in fin dei conti, vi chiederete, come va?1.560 cc, 4 cilindri in linea, il piacere di guida si assapora con l’uso. E io in sintonia ci sono entrata piuttosto in fretta… Il cambio a 5 rapporti è immediato e la ripresa disinvolta. La praticità si rivela anche nelle semplici manovre. Per quanto riguarda i consumi la C4 Cactus ha un motore BlueHDi, una tecnologia Diesel ecologica di Citroën in regola con la normativa Euro 6, a garanzia di bassi consumi e ridotte emissioni di CO2. Il prezzo della versione che ci ha accompagnato durante la Milano Design Week è di 23.900 euro.Vai alla prova di RED

 

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