Della Citroën AMI vi abbiamo già detto tutto. L’abbiamo anche provata in centro a Milano. Ora, il quadriciclo leggero della Casa francese (non è un’auto, questo è bene tenerlo presente), è stato consegnato alla prima cliente italiana: Federica Levy, 16 anni.
Quadriciclo, dunque, ma non per questo si tratta di un veicolo “rude”, anzi. Prima di tutto perché l’abitacolo è completamente chiuso, come quello di un’auto (a differenza di alcuni quadrcicli della concorrenza più o meno diretta). Ciò significa che la AMI è confortevole e protettiva, oltre che capace di accogliere comodamente due persone sedute una di fianco all’altra. A bordo, e anche questa non è cosa scontata in questa categoria, si beneficia anche del riscaldamento.
In quanto elettrica, la AMI permette di accedere senza limiti alle zone a traffico limitato dei centri città, incluse quelle riservate ai veicoli a basse emissioni, con una guida facile (non c’è il cambio e gli ingombri sono facilmente percepibili) e silenziosa. La sua autonomia è di 75 km, quindi adeguata agli spostamenti urbani (e poco più), ma anche superiore alla distanza media percorsa nel quotidiano da chi guida un’auto: circa 30 km. Il motore della AMI eroga 6 kW permette di toccare una velocità massima di 45 km/h. La batteria da 5,5 kWh, agli ioni di Litio, si ricarica in sole 3 ore con una presa elettrica standard da 220V, sfruttando il cavo previsto a bordo.