Tremate, tremate, le streghe son tornate! O meglio è tornata lei, l’auto forse più incompresa della storia Citroën, tanto raffinata tecnologicamente quanto poco attraente esteticamente: C6 è di nuovo tra noi. Se vi siete scaldati, se siete pronti a pentirvi di non averla presa in considerazione quando ancora era a listino in Italia, vale a dire sino al 2012, ebbene… rilassatevi. È rinato solo il nome. “Sotto”, c’è più Cina che Europa.Svelata in occasione del Salone di Pechino, la nuova ammiraglia C6 non ha alcun legame concreto con il precedente modello disponibile in Europa. Sviluppata sulla piattaforma della berlina Dongfeng A9, realizzata dal costruttore cinese partner della Casa francese sui mercati asiatici, può contare su dimensioni generose – è lunga 4,96 metri e vanta un passo di 2,9 metri – e un design classico, a quattro porte, mentre in abitacolo spiccano il display della strumentazione da 12,3 pollici e lo schermo touchscreen da 8 pollici del sistema d’infotainment. L’unico elemento veramente innovativo consiste nello sviluppo del concetto Citroën Advanced Comfort, consistente in un pacchetto di soluzioni volte a “viziare” i passeggeri quali il climatizzatore quadrizona, i sedili ventilati con funzione massaggio, il tetto in cristallo, le finiture in pelle e radica e l’integrazione dei più moderni sistemi di assistenza alla guida.C6 nasce per soddisfare i gusti degli automobilisti orientali, attenti tanto alla possibilità di cambiare rivestimenti e colori in abitacolo quanto alla facoltà d’intervenire sull’assetto delle vetture e l’erogazione dei propulsori. Nelle concessionarie entro la fine del 2016, l’ammiraglia francese dovrebbe adottare un 4 cilindri 1.8 turbo a iniezione diretta di benzina da 204 cv. Le novità Citroën a Pechino si spingono però oltre la mobilità ordinaria, proponendo la versione elettrica della berlina C-Elysée. Una concept, destinata a entrare in produzione entro il 2017, caratterizzata da un’autonomia di 250 km e da un tempo di ricarica delle batterie agli ioni di litio nell’ordine delle 6,5 ore sfruttando una comune presa domestica. E-Elysée, questo il nome della vettura a zero emissioni, potrebbe arrivare anche in Europa.