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Maserati Alfieri: base MC Stradale, design del futuro

La concept 2+2 del Tridente anticipa le linee delle future coupé modenesi. Derivata da GranTurismo MC Stradale, è ancor più estrema grazie all’interasse ridotto e alle dimensioni compatte. Trasmissione elettroattuata a 6 rapporti

Cento anni da festeggiare. Con una concept che rilanci il Tridente nel settore delle coupé e anticipi il design delle future creazioni modenesi. È Maserati Alfieri, 2+2 che porta il nome del quarto dei sette fratelli Maserati, genio dell’ingegneria meccanica e fondatore nel 1914 delle Officine Alfieri Maserati a Bologna.

Nel 2013 il Tridente ha presentato le berline Quattroporte e Ghibli, riscuotendo un notevole successo commerciale. L’immagine di Casa orientata alla produzione di GT d’alto livello si è però appannata. Ora Alfieri ribadisce la vocazione sportiva del brand modenese. Più estrema dell’attuale GranTurismo, trae ispirazione dalla storica A6 GCS-53 di Pininfarina (1953). L’ultima Maserati disegnata dalla, allora, Carrozzeria Pinin Farina prima del ritorno alle origini con Quattroporte e GranTurismo. Ora come allora il compatto abitacolo è collocato pressoché in corrispondenza del retrotreno, il cofano vanta un notevole sviluppo in lunghezza e i parafanghi sono caratterizzati da un marcato andamento longitudinale che si raccorda con le linee di coda.

La base meccanica? Nobilissima. GranTurismo MC Stradale. La più scattante tra le vetture del Tridente; derivata dalla protagonista del trofeo monomarca e 110 kg più leggera di GranTurismo Sport. Rispetto a MC Stradale, Alfieri vanta un interasse più corto di 24 cm e una lunghezza di 4,59 m che ne farebbe, qualora entrasse in produzione, la Maserati più compatta sul mercato. Nulla cambia a livello meccanico: sotto il cofano pulsa il noto V8 4.7 32V aspirato a benzina da 460 cv e 520 Nm (53,1 kgm), abbinato a una trasmissione elettroattuata a 6 rapporti di tipo transaxle – ovvero posizionata al retrotreno in blocco con il differenziale – che al programma Sport, garante di cambi marcia in 100 millisecondi, affianca la modalità Race in grado di ridurre i passaggi di rapporto a 60 millisecondi lasciando al contempo costantemente aperti i by-pass allo scarico. Il V8 erutta così un sound travolgente. Completano la dotazione tecnica i freni carboceramici Brembo, anch’essi di derivazione MC Stradale, forti di dischi anteriori da 380 mm di diametro e posteriori da 360 mm sui quali agiscono pinze rispettivamente a 6 e 4 pistoncini.

L’abitacolo è caratterizzato dal minimalismo. La plancia “sospesa” s’ispira alla storica Maserati 5000GT del 1959 e ha quale elemento caratterizzante l’ampio display touchscreen centrale. Il quadro strumenti dice addio agli indicatori analogici in favore di una soluzione integralmente digitale che, stile macchina fotografica, prevede la rotazione non delle lancette bensì dei numeri. Velocità e regime motore appaiono così sotto una sorta di lente d’ingrandimento. Completano l’allestimento rivestimenti in pelle anilina Poltrona Frau, pianale rifinito con materiali evocanti l’acciaio ossidato, intarsi in rame e vano bagagli separato dai passeggeri solamente dagli schienali dei sedili posteriori.

 

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