C’è una cosa di cui bisogna dare atto ai coreani del Gruppo Hyundai: quando decidono di dare un taglio da muscle car a una delle loro auto sono proprio bravini. Delle loro doti avevano dato prova tempo fa con la Kia Stinger e ora mostrano di averle addirittura affinate con la nuova Genesis G90 Wingback Concept. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che “con le concept sono capaci tutti“. In fondo però la Stinger era un’auto di serie e da questo prototipo potrebbe anche nascere un modello destinato al listino: mai dire mai… La macchina arriva tra l’altro in scia alle GV60 Magma e Magma GT Concept, segno di un notevole fermento creativo

Un lato B da urlo!
Il frontale che appare qui sopra avrà sicuramente il suo perché, ma la vista più suggestiva della Genesis G90 Wingback Concept è senza dubbio quella del lato B. Basta un’occhiata alla foto di apertura e alla immagine sottostante per capire il motivo. Da dietro si possono notare le due coppie di scarichi di diametro diverso, il diffusore e lo spoiler a coda d’anatra. Il tutto senza contare i parafanghi posteriori spallati come un body builder e la aperture tra le porte e i parafanghi anteriori.

Oltre a esprimere grinta, nel complesso la linea disegnata dal team capitanato da Luc Donckerwolke dà anche un’idea di lusso ed eleganza. Proprio come l’abitacolo, con rivestimenti che alternano pelle ed effetto scamosciato, impreziositi da cuciture a contrasto, vezzosamente in tinta con la carrozzeria.


A proposito di colori, merita uno sguardo lo scatto qui sotto, utile a cogliere la profondità della verniciatura tipo metal flake.

No all’ennesimo SUV
La concept nasce sulla base tecnica dell’ammiraglia G90. Di questa mantiene la lunghezza di 5,1 metri e il passo di 3,2 metri. Tra gli elementi di continuità ci sono anche la cosiddetta Crest Grille e i fari con due linee di LED sovrapposte.
A gli ha chiesto come mai Genesis abbia presentato una station wagon Donckerwolke ha risposto: «Al momento c’è, diciamo, una moltiplicazione dei SUV. E questa crescita così rapida porterà a una saturazione. Sarà in quel momento che altre tipologie di auto torneranno a diventare attraenti». Il ragionamento potrebbe anche rivelarsi esatto.