Dopo la diffusione delle prime foto e dei primi dati ufficiali, avvenuta lo scorso giugno, la Hyundai Inster si è concessa per un primo faccia a faccia. A pochi giorni dall’apertura degli ordini, fissata per il mese di ottobre, c’è stata dunque la possibilità di vedere da vicino e toccare con mano il nuovo city SUV elettrico coreano. E le sorprese, ve lo dico subito, non sono mancate.
Che personalità!
Anche se l’esemplare esposto era di un grigio scuro opaco sin troppo sobrio, la Hyundai Inster ha confermato da vivo di avere quella spiccata personalità mostrata nelle immagini. Lunga 382 cm, larga 161 e alta 158, ammicca al mondo delle crossover con parafanghi ben scolpiti e passaruota squadrati con bordi in plastica. Altri elementi distintivi sono il taglio dei montanti e l’alternanza di linee curve e tratti tesi.
Questa è ripresa anche dai gruppi ottici. Le luci tondeggianti nella parte bassa dei fascioni si contrappongono infatti a quelle superiori a pixel. Si tratta di una soluzione questa ormai classica per tutte le elettriche Hyundai. Per la cronaca le tinte a catalogo sono nove, quattro delle quali abbinabili anche al tetto e agli specchietti neri.
Uno spazio enorme
Anche gli arredi della Hyundai Inster brillano per originalità, ma la loro forma passa in secondo piano davanti all’incredibile spaziosità dell’abitacolo, almeno in senso longitudinale. Disegnando una pancia poco profonda gli ingegneri coreani sono riusciti a trovare una manciata di centimetri supplementari, che hanno poi distribuito equamente tra tutti gli occupanti. Spostandosi in seconda fila dopo essersi cuciti addosso il posto di guida ci si trova molto comodi, come e più che su un’auto di segmento superiore.
La trasformista
Il massimo della praticità e della comodità si ha con gli allestimenti di punta. Questi dispongono infatti di un divanetto le cui due metà possono scorrere avanti e indietro di 16 cm. Nel loro caso può essere poi regolata anche l’inclinazione dello schienale, con un’escursione di 28 gradi. Tutti i sedili possono essere abbattuti in avanti, creando una superficie piatta sulla quale, attrezzandosi a dovere, si può anche schiacciare un pisolino. Il volume del bagagliaio parte da 280 litri, che diventano 351 litri se si fanno scorrere in avanti i sedili posteriori. E a proposito di sedili, molto curioso è quello del guidatore, che ingloba un portaoggetti e si estende sulla destra, arrivando a creare una panchetta con quello del passeggero.
Tutto è fatto come si deve
Venendo alla plancia e ai pannelli delle porte, la plastica abbonda, ma sono apprezzabili sia i montaggi sia gli inserti in tessuto sui poggiabraccia delle porte. Nel complesso comunque ricercatezza delle forme e materiali danno l’idea di un ambiente moderno e curato. Protagonisti della scena sono due schermi da 10,25 pollici, uno per la strumentazione e uno per l’infotainment, che consente la connessione con Apple CarPlay e Android Auto. Per gestire la climatizzazione ci sono alcuni tasti fisici affiancati da una presa USB-A, una USB-C e una da 12 volt. Quanto alle tecnologie di bordo, Hyundai annuncia fiera che la Inster sarà la prima della classe per completezza di equipaggiamento in materia di ADAS. Sulla questione torneremo appena sarà comunicato il listino.
Testa o croce?
La Hyundai Inster sarà commercializzata in tre allestimenti e con due motorizzazioni. Il pacchetto entry level prevede un motore da 97 CV abbinato a una batteria da 42 kWh. In alternativa si potrà avere la versione da 115 CV con batteria da 49 kWh. Quest’ultima offre un’autonomia WLTP di 355 km, mentre quella meno potente può invece percorrere fino a 305 km. La batterie accettano la ricarica sia in corrente alternata che continua. In questo caso possono passare dal 10 all’80% in circa 30 minuti. Quanto infine ai prezzi, i vertici di Hyundai Italia stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli, ma si sa già che l’auto si potrà avere a partire da circa 25.000 euro.