Limitare i consumi, come avvenne con la crisi petrolifera degli anni ’70, con le domeniche a piedi e le targhe alterne. Delle serie… Cose che ricordiamo e di cui faremmo volentieri a meno.
Non siamo ancora a quel punto, per fortuna, ma secondo l’IEA (International Energy Agency), organizzazione fondata nel 1974 dall’OCSE proprio per rispondere alla crisi petrolifera, sarebbe bene mettere in atto provvedimenti per limitare i consumi energetici. La Russia ha un ruolo di primo piano nel mercato petrolifero globale, è infatti il terzo produttore mondiale. L’invasione dell’Ucraina ha messo in subbuglio i mercati globali delle materie prime, quello petrolifero in primis, cosa di cui ci siamo accorti tutti quando andiamo a fare il pieno. Pesanti anche le conseguenze nei mercati del gas naturale con il rischio di un’emergenza energetica globale. Che fare? Secondo l’IEA si potrebbe iniziare a ridurre la domanda di petrolio, con alcuni accorgimenti in grado di controbilanciare l’import di barili di petrolio dalla Russia. Pronti a rinunciare ai giretti in moto e alle gite fuori porta in auto?
Il decalogo per risparmiare energia, secondo IEA
I Governi di diversi paesi stanno correndo ai ripari, introducendo provvedimenti per ridurre il costo dei carburanti, ma si tratta di interventi temporanei. Si sta lavorando anche per coprire la mancanza del petrolio russo ricorrendo ad altri fornitori. Quello che però tutti possiamo fare fin d’ora è ridurre i consumi. Secondo l’IEA, seguendo nei Pasei più avanzati 10 buone regole si potrebbero risparmiare fino a 2,7 milioni di barili al giorno nei prossimi 4 mesi. Questo permetterebbe di far fronte alla mancanza del petrolio russo. La diminuzione della domanda porterebbe a una ridefinizione dei prezzi, con un nuovo equilibrio al ribasso. E anche l’ambiente ne trarrebbe giovamento. Ecco le dieci azioni consigliate dall’IEA. Alcune sono fattibili, altre forse po’ meno. 
1. Ridurre i limiti di velocità sulle autostrade di almeno 10 km/h. L’IEA stima un risparmio di 290.000 barili di per le auto. Ridurre la velocità anche per gli automezzi pesanti (prevalentemente diesel) porterebbe un ulteriore risparmio di 140.000 barili
2. Lavorare da casa fino a tre giorni alla settimana, ove possibile. Un giorno di lavoro da casa equivale a un risparmio 170.000 barili al giorno Tre giorni di lavoro da casa vuol dire risparmiare circa 500.000 barili alla settimana.
3. Domeniche senza auto nelle grandi citta. Fino a 380.000 barili di petrolio in meno; 95.000 barili per una sola domenica al mese.
4. Rendere più conveniente l’uso dei trasporti pubblici e incentivare la micromobilità, gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Risparmio stimato circa 330.000 barili di petrolio.
5. Targhe alterne nelle grandi città con una buona rete di trasporti pubblici. IEA stima 210.000 barili di petrolio in meno con targhe alterne per due giorni alla settimana.
6. Aumentare il car sharing e adottare pratiche per ridurre il consumo di carburante. Un aumento dell’occupazione media del 50% dell’auto in 1 viaggio su 10 e l’adozione di accorgimenti per ridurre il consumo di carburante dell’auto possono far risparmiare circa 470.000 barili di petrolio
7. Promuovere una guida efficiente per i camion e la consegna delle merci. Risparmio fino a 320.000 barili di petrolio
8. Utilizzo dei treni ad alta velocità invece degli aerei, possibilmente con viaggi notturni. Risparmio di 40.000 barili di petrolio
9. Evitare i viaggi d’affari in aereo, dove esistono opzioni alternative. Meno 260.00 barili di petrolio al giorno
10. Incrementare l’uso di veicoli elettrici e più efficienti. Si risparmierebbero più di 100.000 barili, valore stimato basandosi sulle vendite previste di auto elettriche e più efficienti nei prossimi quattro mesi.