Dopo un cameo fatto nello spot pubblicitario Jeep durante il Super Bowl dello scorso febbraio, la nuova Jeep Recon si presenta finalmente nella sua veste definitiva. La produzione inizierà all’inizio del 2026 nello stabilimento di Toluca, in Messico. I primi esemplari finiranno negli a Stati Uniti e in Canada. Per vedere la macchina in Europa bisognerà invece aspettare l’autunno del 2026. E non fatevi illusioni sull’allestimento Moab, ritratto in queste foto: quello resterà un’esclusiva nordamericana. Da noi avranno spazio solo versioni più elegantine.

Tradizione e funzionalità
Non servono un test del DNA o il logo sul cofano per capire a che marchio appartenza la nuova arrivata. La Recon mantiene il tipico DNA Jeep, con il frontale verticale e la griglia a sette feritoie, qui pure illuminata. Le luci diurne a LED formano una U, mentre dietro i fari richiamano la Wrangler. Un elemento distintivo è la ruota di scorta esterna, montata a sbalzo sul portellone. Si tratta di una vera rarità tra i SUV elettrici.

Fedele alla vocazione open-air, la Recon offre un doppio tetto panoramico di serie. In alternativa, a richiesta, si può avere quello apribile Sky One-Touch Power Top. Porte, vetri posteriori e lunotto del portellone si rimuovono senza attrezzi, una caratteristica unica per un mezzo elettrico.

67 cm di schermi
Passando nell’abitacolo, la plancia integra nella parte superiore un binarietto modulare per montare telecamere o navigatori. Il quadro strumenti è da 12,3″ e mentre il touchscreen centrale è da 14,5”, animato dal sistema Uconnect 5. Tra le diavolerie tecnologiche spicca l’app Trails Offroad, dotata di mappe dei percorsi fuoristrada in USA e Canada, con tanto di dati su pendenza e rollio. La Dynamic Range Mapping calcola invece l’autonomia residua e suggerisce dove andare a ricaricare.

Tanta praticità
La console centrale si sviluppa su due livelli e prevede diversi vani portaoggetti. I pannelli porta modulari sono progettati con cinghie elastiche rimovibili e soluzioni intercambiabili. Per borse e attrezzature ingombranti c’è un bagagliaio che può arrivare a 1.867 litri con la seconda fila abbattuta, cui si somma un vano anteriore da 85 litri adatto anche a un trolley. I rivestimenti utilizzano anche fibre riciclate. Sedili, pannelli e plancia possono essere per esempio in Capri, un tessuto sintetico sostenibile. L’impianto stereo Alpine premium è di serie, con gli altoparlanti astutamente piazzati sotto i sedili per ascoltare la colonna sonora preferita anche quando ci si sposta senza porte.

La Recon ha le sue inclinazioni
La Jeep Recon sfrutta due moduli di trazione elettrica (EDM) da 250 kW ciascuno. Con il loro gioco di squadra erogano 650 CV e 840 Nm di coppia. Lo 0-100 km/h richiede appena 3,6 secondi, mentre l’autonomia arriva a 400 km. La batteria da 100 kWh è protetta da pannelli in acciaio. Sull’allestimento Moab, il rapporto finale posteriore 15:1 moltiplica la coppia per il fuoristrada estremo. Il differenziale posteriore è inoltre bloccabile elettronicamente. Con pneumatici da 33″, l’altezza minima da terra raggiunge i 24 cm. Gli angoli di attacco e di uscita misurano rispettivamente 34° e 34,5°, mentre quello di dosso è da 23,5°. Il sistema elettronico di controllo della motricità Selec-Terrain offre diverse modalità, mentre il Selec-Speed Control mantiene automaticamente la velocità impostata in salita o in discesa.
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