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L’auto elettrica piace di più agli uomini che alle donne

Fra i clienti privati (il 41% del totale per le elettriche), la percentuale degli uomini è più alta rispetto alle altre alimentazioni

L’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha diffuso un’analisi di mercato sull’auto elettrica in Italia relativa ai primi 8 mesi del 2019. Il primo dato da prendere in considerazione è quello relativo all’aumento totale dei volumi: +109% rispetto allo stesso periodo del 2018, anche se i numeri assoluti rimangono piccoli. 6.453 unità, pari a un misero 0,5% della torta. Si tratta pur sempre di un trend di crescita, che non potrà che consolidarsi, dal momento che l’offerta di vetture a batteria è in continuo aumento, in tutte le fasce di mercato (come abbiamo potuto constatare al Salone di Francoforte), così come quella di colonnine di ricarica. Ma andiamo con ordine. https://www.youtube.com/watch?v=jd6cT3UOY70

Colonnine di ricarica

Non se ne parla molto, ma ovunque in Italia si sta intensificando il numero di colonnine per la ricarica di auto elettriche. Se si prendono in esame i punti oltre gli 11 kW – quelli meno potenti, dato l’aumento di capacità dei pacchi batteria delle ultime elettriche, non vale molto la pena tenerli in considerazione – in Lombardia sono passati dai 519 del 2018 ai 1.134 del 2019 (anno peraltro ancora non finito…).bmw_i3 vista laterale porte aperteIn Emilia Romagna da 239 a 464, in Piemonte addirittura da 86 a 488, in Trentino Alto-Adige da 354 a 709. Il sud? Da 7 a 48 in Abruzzo, da 0 a 79 in Calabria, da 31 a 104 in Campania, da 24 a 126 in Sicilia, per citare alcuni esempi. Detto questo, le criticità restano comunque numerose. Per esempio, l’offerta di punti di ricarica è nettamente sbilanciata in favore delle città e dei punti di transito come i centri commerciali.

Più gli uomini delle donne, più al Nord che al Sud

Che i clienti di sesso maschile – fra i privati – siano più numerosi rispetto a quello femminile è un dato consolidato, nel nostro Paese. Quando si parla di auto elettrica, però, la preponderanza di uomini si allarga di 13,2 punti percentuali, fino al 72,4%. Dal punto di vista anagrafico, la fascia d’età principale è quella fra i 46 e i 55 anni, pari al 32,8%. Quanto alla distribuzione geografica, non sorprende (anche alla luce dei numeri di cui sopra) che il 75% delle macchine a batteria sia venduto al Nord Italia; “fuori dal coro” la città di Roma, che è la prima in Italia, ma non si può non tenere conto che il suo numero di abitanti è più che doppio rispetto alla seconda città italiana, Milano.

Diesel in cambio dell’elettrico

Chi passa alla mobilità elettrica, nella maggior parte dei casi dà in permuta un diesel (45%); il 35% restituisce un’auto benzina. Interessante il 10% che è già alla seconda auto elettrica, mentre il restante 10% “proviene” dal gas.

 

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