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Le 5 migliori Porsche stradali, secondo noi

Le Porsche sono famose per saper fondere precisione ingegneristica e pura emozione. Ecco le 5 che lo fanno al meglio

Fra i brand sportivi, Porsche è quello che, ormai da decenni, propone la gamma più variegata per tipologia di modelli, motorizzazioni e destinazione d’uso. È dunque possibile eleggere le 5 Porsche stradali che meglio colgono quel delicato equilibrio fra raziocinio, ricerca di originalità e capacità di emozionare che è la filosofia del marchio?

Noi ci abbiamo provato e ne è uscita una selezione dominata da proposte con il classico flat-six, ossia il sei cilindri boxer che è considerato il marchio di fabbrica della Casa tedesca. Attenzione però: c’è un’eccezione che, come leggerete, di cilindri ne ha molti di più. E non sono neppure contrapposti…

Porsche 911 Carrera RS 2.7 (1972)

Porsche 911 Carrera RS 2.7 (1972)

Nasce l’era dello spoiler posteriore, la cui particolare forma valse a questa Carrera il soprannome di ducktail, ossia coda d’anatra. Dietro la sua sigla identificativa (Renn Sport, ossia corsa sport) c’è la ricerca della riduzione del peso tipica delle Porsche più performanti: un principio che resterà immutato sino alle RS attuali. Rispetto alle quali la 2.7 è una piuma: i suoi 210 CV dovevano muovere meno di 1.000 kg.

  • Motore: flat-six da 2,7 litri aspirato, 210 CV
  • Prestazioni: 240 km/h, 0-100 km/h in 6,3 secondi
Porsche 959 (1986)

Porsche 959 (1986)

La 959 è stata la prima Porsche a trazione integrale e aveva le sospensioni a controllo elettronico. Era la metà degli Anni 80 e lei sembrava avanti di un secolo rispetto alla concorrenza, nonostante non celasse in alcun modo la sua parentela con la 911. Quando uscì era una delle auto omologate più veloci del mondo. Concepita per i rally, nella versione racing vinse la Parigi-Dakar (e l’attuale 911 Dakar celebra quel trionfo).

  • Motore: flat-six da 2,8 litri biturbo, 450 CV
  • Prestazioni: 314 km/h, 0-100 km/h in 3,7 secondi
Porsche 911 / 993 (1994)

Porsche 911 / 993 (1994)

Con lei si chiude l’era delle Porsche raffreddate ad aria, delle quali rappresenta la massima evoluzione. Come tradizione della 911, anche lei fu declinata in diverse varianti per ciò che riguarda la carrozzeria (anche Targa e Cabrio) e le motorizzazioni (immancabile la Turbo). Ma la Coupé è la preferita dagli estimatori del marchio, specialmente nella versione più pura, quella aspirata.

  • Motore: flat-six da 3,6 litri aspirato, 272 CV
  • Prestazioni: 270 km/h, 0-100 km/h in 5,6 secondi
Porsche Carrera GT (2003)

Porsche Carrera GT (2003)

Porsche celebrò il nuovo millennio con questa hyper-roadster spinta da un V10 inizialmente concepito per le corse, piazzato in posizione centrale anziché posteriore a sbalzo come nei modelli più distintivi del Marchio. È stata fra le prime auto di serie con telaio e la carrozzeria in fibra di carbonio. Venduta in circa 1.300 esemplari, oggi ha quotazioni da capogiro. Come le sue prestazioni.

  • Motore: V10 da 5,7 litri aspirato, 612 CV
  • Prestazioni: 330 km/h, 0-100 km/h in 3,5 secondi
Porsche 718 Spyder RS

Porsche 718 Spyder RS (2023)

Trapiantate il 4.0 aspirato della 911 GT3 (sì, quello che urla fino a 9.000 giri) alle spalle dell’abitacolo di una 718 Boxster e avrete la Spyder RS. Ovviamente l’assetto è esclusivo, come le qualità di guida e la striminzita capote asportabile in tela. Potentissima e velocissima, rappresenta il canto del cigno delle 718 con motore a combustione interna. Il futuro del modello, infatti, è elettrico.

  • Motore: flat-six da 4,0 litri aspirato, 500 CV
  • Prestazioni: 310 km/h, 0-100 km/h in 3,4 secondi


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