Domani aprirà i battenti l’attesissimo “21st Shanghai International Automobile Industry Exhibition”, che fino al 2 maggio animerà il National Exhibition and Convention Center. La kermesse sarà la vetrina di numerose novità. Tra i modelli più interessanti della rassegna spicca sicuramente la Leapmotor B10. A rendere questo SUV elettrico meritevole di attenzione sono fondamentalmente due cose: 1) la macchina arriverà anche in Europa e 2) al momento è stata lanciata Cina con un prezzo stracciato. Quanto costa? Stiamo parlando di meno di 15.000 euro per un’auto che è lunga 452 cm e con un bagagliaio che va dai 515 ai 1.415 litri. Roba da non credere. Non è un caso che all’ombra della Grande Muraglia i preordini vadano a gonfie vele.

È tutta sua sorella
Da un punto di vista estetico la Leapmotor B10 mostra un chiaro family feeling con la sorella maggiore C10, provata nelle scorse settimane nella versione con range extender. Ad accomunare i due modelli sono le superfici levigate e le forme essenziali. Tra gli elementi di spicco ci sono la sottile barra luminosa che unisce i gruppi ottici e le maniglie a scomparsa.

Anche a livello di abitacolo sono molte le cose condivise tra le Leapmotor B10 e C10. La plancia ha un disegno minimalista, con protagonista assoluto lo schermo dell’infotainment da 14,6”. A gestirlo è il processore Snapdragon 8155 di Qualcomm ed è prevista ampia connettività per gli smartphone. Fiore tecnologico all’occhiello della B10 è la ricca dotazione di ADAS, che possono sfruttare Lidar, telecamere frontali e laterali, radar e sensori vari per dar vita a una guida assistita ormai prossima al livello 3.


I dati tecnici della Leapmotor B10
Entrando nel tecnico, la B10 è nasce attorno al pianale modulare Leap 3.5. La sua caratteristica principale è l’architettura a 800 volt, una rarità nel segmento. Le versioni proposte sono due. Quella “base” ha un motore da circa 180 CV piazzato sull’asse posteriore e alimentato da una batteria da 56,2 kWh che promette una autonomia di 510 km. Al vertice della gamma c’è poi una variante da circa 220 CV, con batteria da 67,1 kWh e autonomia di 600 km. Sono valori di tutto rispetto ma da prendere un po’ con le pinze: sono infatti calcolati con il ciclo omologativo cinese, ben più ottimistico del nostro europeo.