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Mazda SkyActiv 2: bye bye candele

La seconda generazione dei motori a benzina SkyActiv rinuncerà alle candele, a tutto vantaggio dell’autoaccensione stile Diesel e di una riduzione dei consumi nell’ordine del 30%.

Benzina e Diesel, mondi diversi. Motori che, però, Mazda potrebbe riavvicinare eliminando le classiche candele dai primi e rendendo l’evoluzione dei propulsori SkyActiv quanto di più simile tecnicamente a un’unità a gasolio. Una piccola rivoluzione.Contrariamente al motore a benzina, il Diesel è un’unità ad autoaccensione. L’aria aspirata viene riscaldata nei cilindri a una temperatura di circa 700-900°C per effetto della compressione, il che provoca, appunto, un’autoaccensione al momento dell’iniezione del carburante. Un propulsore a gasolio richiede pertanto una compressione maggiore (fino a valori di 25:1) e una struttura più robusta rispetto ai benzina. Almeno sino ad oggi, dato che entro la fine del 2018 Mazda dovrebbe presentare la seconda generazione dei motori SkyActiv, introducendo soluzioni tecniche in grado di ridurre i consumi e le emissioni a fronte di un incremento dell’efficienza energetica.Tra le novità targate Mazda vi è il cosiddetto sistema Homogeneous Charge Compression Ignition (HCCI), vale a dire l’innesco della benzina all’interno delle camere di combustione rinunciando alla scintilla provocata dalle candele. Innesco che, analogamente ai motori Diesel, verrà pertanto generato dalla compressione. Si tratterà dunque di un’autoaccensione in grado, secondo rumors insistenti, di portare a un vantaggio del 30% (!) in termini di consumi. Un risultato reso possibile dal contestuale incremento del rapporto di compressione e dall’adozione di una miscela aria/benzina molto magra (quindi con meno carburante rispetto allo standard). La prima vettura ad adottare la seconda generazione dei propulsori SkyActiv dovrebbe essere la nuova Mazda3. Il sistema verrà successivamente esteso all’intera gamma. 

 

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