Crossover sì, ma che alla polvere preferiscono il… phard! MINI Countryman e MINI Paceman si sono rifatte il trucco, in attesa di venire “investite” dalla ventata di novità portata in dote dalla nuova generazione della due porte, già nelle concessionarie, e dall’inedita cinque porte.
Cambia la calandra esagonale, mentre la trazione integrale ALL4 è abbinata a grembialature decorative. L’abitacolo beneficia di rivestimenti fonoassorbenti più generosi rispetto al passato e i motori sono tutti omologati Euro 6. Lievi affinamenti che rafforzano il fascino d’entrambe. Sotto il profilo meccanico, l’unica variazione degna di nota è la crescita di potenza del 4 cilindri in linea 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina appannaggio della versione Cooper S, passato dai tradizionali 184 cv agli attuali 190 cv. Nulla cambia per quanto concerne la top di gamma Countryman John Cooper Works ALL4, dotata della trazione integrale permanente e dello step da 218 cv del citato 1.6 turbo twin-scroll.
La Paceman John Cooper Works ALL4, sebbene potenza e coppia non mutino rispetto al modello pre restyling, è ora accreditata di uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,8 anziché 6,9 secondi come in passato – optando tanto per il cambio manuale a 6 marce quanto per l’automatico a 6 rapporti –, laddove la velocità massima cresce da 226 a 229 km/h e la percorrenza media si attesta a 14,1 km/l invece di 13,5 km/l. Cambiamenti legati essenzialmente all’ottimizzazione del convogliamento dei flussi aerodinamici lungo il sottoscocca e all’adozione di cuscinetti ruota con un coefficiente d’attrito inferiore.