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Mobilità sostenibile e tutela ambientale: i trend più promettenti del 2022

Il mondo dei trasporti su gomma è chiamato a sviluppare una mobilità sostenibile. Ecco come, soprattutto dal punto di vista tecnologico

mobiltà green - trend 2022 Nell’ultimo biennio tra i tantissimi temi arrivati all’ordine del giorno nel dibattito internazionale ce n’è uno che spicca sugli altri: quello della tutela del pianeta e dell’impatto che le azioni dell’uomo hanno sulle limitate (e in via di esaurimento) risorse della Terra. Strettamente legata a questi temi la questione della mobilità sostenibile. Il mondo dei trasporti è uno dei più inquinanti in assoluto, dietro soltanto a quello delle costruzioni edilizie. Per questo motivo assistiamo ogni giorno alla promozione di iniziative green volte a ridurre le emissioni. Alcune sono già in atto da tempo. Altre arriveranno in questo 2022 ed è il momento di scoprire le più promettenti.

L’effetto dell’uomo sul cambiamento climatico

Che l’impatto dell’uomo sulla salute della Terra sia un problema sempre più sentito è stato sottolineato una volta di più durante la conferenza COP26 di Glasgow. Un meeting internazionale fondamentale che ha stabilito un punto da cui non si può prescindere: la riduzione delle emissioni di carbonio e il conseguente ridimensionamento del numero dei veicoli inquinanti.

Un’esigenza, quella della sostenibilità, sentita a ogni livello. Basti pensare che importanti brand internazionali, non soltanto legati all’industria motoristica, hanno iniziato a fare della tutela ambientale una delle proprie mission aziendali. È il caso di PokerStars, per quanto riguarda il settore dell’intrattenimento, oppure alla maison di moda Stella McCartney che ha iniziato a usare materiali innovativi o riciclati a impatto zero. E questi sono soltanto alcuni esempi di un movimento che coinvolge sempre più aziende in tutto il pianeta.

Il trasporto su gomma e l’impegno per ridurre le emissioni

Va da sé che in questo 2022 le aziende e le industrie che saranno maggiormente sotto la lente di ingrandimento saranno quelle dei trasporti, o quelle che sfruttano la mobilità su gomma. Per questo si parla di sviluppo di nuovi veicoli pesanti meno inquinanti, di innovazioni come le batterie allo stato solido e di nuove strategie di sviluppo dei piani di mobilità più equilibrati e meno impattanti. Il tutto con un obiettivo chiaro: la riduzione drastica delle emissioni.

Una mission, quella della mobilità sostenibile, a cui ha deciso di aderire anche l’Italia, seppur con i soliti ritardi culturali che spesso affliggono il nostro Paese. Nello Stivale si avverte ancora un clima di incertezza con pochi mezzi a impatto zero disponibili e con una rete di ricarica ancora poco diffusa e principalmente legata alle grandi città. Un ritardo che ha una conseguenza anche a livello di veicoli privati. Siamo infatti uno dei pochi Paesi in cui sono ancora le ibride plug-in a dominare il mercato dell’auto, mentre alcuni dei nostri “cugini” europei vedono le full electric in cima alla graduatoria delle più vendute.

La guida autonoma per ampliare il verde cittadino

Nel frattempo in alcune parti del Mondo si lavora già ai veicoli a guida autonoma, destinati a cambiare per sempre la mobilità cittadina e la struttura delle stesse città, oltre a contribuire alla mobilità sostenibile. Basti pensare alla strada intrapresa da Singapore che con il suo CARTS (trasporto stradale autonomo) ha appena finito una sperimentazione della durata di 6 anni che mira a ridurre dell’80% il numero di posti auto. Una sperimentazione che potrebbe portare anche alla ridefinizione degli spazi pubblici, finalmente liberati dai veicoli e pronti ad accogliere angoli verdi, parchi cittadini e nuovi percorsi ciclabili.

Un altro trend destinato a proseguire anche nel 2022 è quello della mobilità di servizio che comprende realtà ormai consolidate come il bike sharing e il car sharing. Nei prossimi mesi dovrebbero aumentare gli investimenti per creare sistemi digitali sempre più efficienti e in grado di risolvere i problemi che si sono presentati fin qui come la difficoltà di noleggio o la mancanza di spazi. Un modo semplice e intelligente per ridurre il numero di auto private sulle strade e al contempo di aumentare quello di mezzi a emissioni zero.

In questo potrebbe essere fondamentale l’implementazione della telematica nel mondo dei trasporti. Si attendono nuovi passi avanti nello sviluppo di sistemi anti-collisione per evitare gli incidenti e nella raccolta delle informazioni dai veicoli collegati alla rete. Raccogliere dati dalle abitudini di guida potrebbe rappresentare la base di partenza per creare una mobilità davvero rispettosa dell’ambiente. 

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