I motori nel sangue
Di necessità virtù, si dice. Ferruccio Lamborghini non nasce in una famiglia ricca e, per questo motivo, alla scuola affianca il lavoro fin dai tempi delle elementari. Successivamente, durante gli studi di Tecnologie Industriali, la passione per i motori lo porta a lavorare in un’azienda di revisione di mezzi bellici. È questa un’esperienza fondamentale per la sua formazione. Di più: questa occupazione probabilmente gli salva la vita. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, viene impiegato come tecnico riparatore per veicoli da guerra in una base militare di Rodi. Un luogo di lavoro certo non tranquillo come il salotto di casa, ma molto più sicuro rispetto alla trincea.