È appena nata, ma è già stata definita la miglior hatchback sportiva di sempre. Ford Focus RS è una vera rally replica, come non se ne vedevano da anni, forte della trazione integrale, di un 4 cilindri 2.3 EcoBoost – vale a dire turbo (twin scroll) a iniezione diretta di benzina e fasatura variabile – da 350 cv e 440 Nm, di una classica trasmissione manuale a 6 rapporti, di un controllo della trazione evoluto di tipo Torque Vectoring e, soprattutto, della possibilità di trasferire al retrotreno sino al 70% dei kgm erogati. Proprio quest’ultima opportunità, definita Drift Mode, porta in dote un comportamento sovrasterzante che, sommato al launch control, alla taratura “pista” dell’assetto, allo scatto da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e alla velocità massima di 266 km/h, eleva Focus RS un gradino sopra le rivali.RS sta per Rallye Sport: un logo storico, celebre, nato nel 1968 e destinato, grazie alla nuova Focus, ad accompagnare per la trentesima volta un’auto dell’Ovale Blu. Un logo, oltretutto, assente dal 1995 – dai tempi della Escort RS2000 Mk7– in abbinamento a una vettura a trazione integrale. Quasi 50 anni di storia da ripercorrere attraverso i 10 modelli più importanti siglati Rallye Sport.Ford Escort RS1600 Mk1 – 1970La prima, vera, Ford RS. La prima equipaggiata con un propulsore Cosworth, vale a dire realizzato dal motorista britannico storicamente legato alla Casa dell’Ovale Blu. Poteva contare su di un 4 cilindri 1.6 16V con distribuzione a doppio albero a camme in testa e alimentazione mediante due carburatori doppio corpo, in grado di erogare 120 cv e 149 Nm di coppia. La trazione era posteriore e il cambio manuale a 4 marce. Alle sospensioni anteriori indipendenti tipo McPherson si contrapponeva uno schema ad assale rigido al retrotreno. Complice il peso contenuto in 870 kg, scattava da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi e toccava i 182 km/h.Ford Capri RS2600 – 1970Ideata in Inghilterra, ma dedicata alla Germania: destinata alle competizioni Turismo, fu la prima Ford stradale a iniezione (meccanica) della benzina anziché alimentata mediante carburatori. Era mossa da un possente V6 2.6 da 150 cv e 224 Nm con distribuzione ad aste e bilancieri e 2 valvole per cilindro. Alla trazione posteriore si accompagnava un cambio manuale a 4 rapporti: un must per l’epoca al pari dello schematismo delle sospensioni McPherson all’avantreno e ad assale rigido al retrotreno. Non era una “libellula”, dato che pesava 1.080 kg; un valore abbastanza elevato per una coupé degli Anni ’70. Scattava da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi e toccava i 202 km/h.Ford Escort RS2000 Mk1 – 1973Una via di mezzo tra la RS1600 e la più “pacifica” Mexico: abbinava le prestazioni della prima alla semplicità meccanica – e soprattutto all’affidabilità – della seconda, tanto da primeggiare per anni nelle competizioni Turismo. In versione stradale fu la prima RS confortevole e vivibile, mossa da un 4 cilindri 2.0 8V con distribuzione a singolo albero a camme in testa e un’erogazione decisamente lineare, accreditato di 100 cv e 145 Nm. All’alimentazione mediante singolo carburatore doppio corpo si accompagnavano un peso di 899 kg, uno scatto da 0 a 100 km/h in 9,0 secondi e una velocità massima di 174 km/h. Gran parte del successo della RS2000 fu legato all’accattivante livrea con decal lungo cofano, fiancate e bagagliaio.Ford Escort RS Turbo Mk3 – 1984Destinata alle categorie minori dell’automobilismo sportivo, fu la prima Ford “europea” dotata della sovralimentazione mediante turbocompressore, la prima sportiva a trazione anteriore dotata di un differenziale a slittamento limitato e la prima Escort dotata di una barra antirollio anche al retrotreno. Al “classico” 1.6 8V monoalbero della versione XR3i venne abbinato un turbo Garrett con intercooler, così da poter contare su 132 cv e 180 Nm, cui conseguivano – complici il peso contenuto in 971 kg e il cambio manuale a 5 rapporti – uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,1 secondi e una velocità massima di 206 km/h. Forte di sospensioni indipendenti sia all’avantreno sia al retrotreno, si distingueva dalle altre Escort per i passaruota maggiorati, le minigonne specifiche, gli spoiler e i faretti supplementari.Ford RS200 – 1986La più RS di tutte le RS, destinata a competere nei rally in Gruppo B e disegnata dalla carrozzeria Ghia di Torino. Forte di un Cx (coefficiente di resistenza aerodinamica) di 0,40 – un valore da riferimento per l’epoca – venne sviluppata dal campione del mondo di F1 Jackie Stewart e dall’attuale patron del team WRC M-Sport Malcolm Wilson. L’ingegnoso sistema di distribuzione della coppia permetteva di optare per la trazione posteriore, integrale con il 63% dei kgm al retrotreno oppure ancora per le 4WD con un rapporto 50/50 tra gli assali. Il 4 cilindri 1.8 16V turbo Ford/Cosworth erogava 250 cv e 292 Nm. Ogni ruota poteva contare su doppi ammortizzatori e doppie molle, mentre la struttura, raffinatissima, abbinava un telaio tubolare in acciaio a una scocca in alluminio alveolare, Kevlar e carbonio.Ford Sierra RS Cosworth – 1986Un mito a quattro ruote. La prima Ford a fregiarsi ufficialmente del nome Cosworth e la prima auto di grande serie a superare la soglia dei 100 cv/litro. Nata per la pista, seppe vincere anche nei rally e affascinare su strada grazie al vistoso body kit che aveva nell’impressionante alettone posteriore il proprio fiore all’occhiello. Era mossa da un 4 cilindri 2.0 16V turbo con soluzioni racing quali i pistoni in alluminio Mahle raffreddati con appositi getti d’olio, le valvole di scarico al sodio, la testata in lega leggera e l’iniezione Weber/Marelli. Poteva contare su 204 cv e 276 Nm, un cambio manuale a 5 marce, la trazione posteriore assistita da un differenziale autobloccante, uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi e una velocità massima di 232 km/h. Pesava 1.240 kg.Ford Sierra RS500 Cosworth – 1987Un mostro. Prodotto in solo 500 esemplari omologati per le gare Turismo. Derivata dalla Sierra RS Cosworth, beneficiava del turbo di grandi dimensioni della RS200, di uno splitter anteriore specifico, di prese d’aria maggiorate e di un alettone ancor più pronunciato. Il 4 cilindri 2.0 turbo 16V bialbero arrivò a erogare 224 cv e 280 Nm, mentre in gara vennero registrate potenze massime nell’ordine dei 600 cv. Nonostante un peso di 1.240 kg – non era una piuma – scattava da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi e raggiungeva i 282 km/h.Ford Escort RS2000 Mk5 – 1991Non tutte le ciambelle riescono col buco… Ideale erede delle apprezzate RS2000, la quinta generazione della sportiva dell’Ovale Blu si rivelò una parziale delusione, sottovalutata dal pubblico a causa della trazione anteriore e di un’estetica poco coinvolgente. Il 2.0 aspirato derivava da Sierra e Scorpio, ma beneficiava della distribuzione a 4 valvole per cilindro ed erogava 150 cv. Al cambio manuale a 5 rapporti si accompagnava una prima assoluta per Escort: quattro freni a disco di serie in alternativa alla classica soluzione a tamburi posteriori. Pesava 1.250 kg, scattava da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi e raggiungeva i 214 km/h.Ford Escort RS Cosworth – 1992Il brutto anatroccolo si trasforma in cigno: la poco apprezzata Escort RS2000 diventa una rally replica entusiasmante, tuttora nei cuori degli appassionati. Basata sulla meccanica della Sierra Cosworth 4×4, vedeva la carrozzeria allargata dalla Ghia di Torino e beneficiava di passaruota maggiorati, paraurti specifici, prese d’aria lungo il cofano e un imponente alettone. Il 2.0 turbo 16V, che erogava 227 cv e 299 Nm, lavorava in abbinamento a un cambio manuale a 5 rapporti. La trazione integrale prevedeva una ripartizione della coppia al 66% al retrotreno – un’analogia con l’attuale Focus RS – e il differenziale posteriore autobloccante. Scattava da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi e toccava i 238 km/h, complice il peso di 1.275 kg.Ford Focus RS Mk2 – 2009Una trazione anteriore da oltre 300 cv: rendere emozionate e guidabile un’auto con queste caratteristiche costituì una vera e propria sfida per Ford. A un’estetica decisamente aggressiva, ma priva dei tratti selvaggi della mitica Escort RS Cosworth, abbinava un cambio manuale a 6 rapporti e, soprattutto, un 5 cilindri 2.5 turbo 20V benzina da 305 cv e 440 Nm di coppia, in grado di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi complice la presenza di un differenziale autobloccante Quaife. Pesava 1.467 kg.