Alzi la mano chi non l’ha mai fatto almeno una volta nella vita. Arrivare in anticipo di qualche minuto a un appuntamento, fuori il caldo torrido dell’estate italiana, dentro l’auto il refrigerio dell’aria condizionata. “Chi me lo fa fare di uscire con ’sto caldo?”. Io, lo ammetto, qualche volta sono stato in macchina per evitare di scendere e arrivare all’appuntamento in modo impresentabile. Non senza sensi di colpa, perché lo sai che stai consumando carburante, lo sai che inquinando, ma ti perdoni il peccato veniale con un “vabbé ma è solo per qualche minuto”. Il che è anche vero, la buona fede non è in discussione. Però, come sempre, bisogna pensare a cosa succederebbe se tutti adottassero certi comportamenti. E se non ci pensiamo noi ci pensa la legge. Ecco come: un piccolo ripasso non guasta visto che il grande caldo è ormai alle porte.
Fino a 444 euro di multa
Articolo 157, comma 7-bis: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma (da € 223 a € 444). Nonostante il “burocratese”, la norma è chiara e di difficile fraintendimento: chiunque si fermi a bordo strada e tenga il motore acceso per godersi un po’ di aria fresca potrebbe incorrere in una multa; anzi, la multa per l’aria condizionata accesa è anche piuttosto salata.
Dirà qualcuno: “con tutte le infrazioni che vengono commesse ogni giorno sulla strada, figurati se mi vengono a dire qualcosa”. Il che è anche probabile: ci sono tantissime norme – spesso anche di civiltà, come quella di non buttare i mozziconi di sigaretta a terra – che non vengono rispettate e che non comportano quasi mai la contravvenzione. Quindi? Quindi, se riuscite, trovatevi un posto all’ombra e aprite tutti i finestrini; oppure, ancora meglio, infilatevi in un bar, che lì tanto l’aria condizionata sta già funzionando.