Furiosa. Sfrontata. Violenta. Una Formula omologata per l’utilizzo stradale. Ariel Atom 3 Supercharged personifica la differenza tra la rabbia e il cieco furore. Non è semplicemente “cattiva”; va oltre tale concetto. È ferina. Membro indiscusso di una categoria a parte, un club elitario al quale appartengono pochi soci: ad esempio Caterham CSR, Lotus 2-Eleven, Radical SR8 e, sebbene più “addomesticata”, KTM X-Bow. E ora è ancor più estrema…
In origine (Atom 3 Supercharged) può contare su 310 cv, 259 Nm (26,4 kgm) di coppia, 456 kg e uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi. Tutto ciò, però, sembra non bastare. Ecco allora che la Factory inglese porta il 4 cilindri in linea 2.0 16V Supercharged a 350 cv e 329 Nm (33,6 kgm) grazie all’incremento della pressione di sovralimentazione da 0,5 a 0,8 bar, all’adozione di una mappatura più spinta della centralina e a uno scarico dal sound dirompente. Debuttano, al contempo, ammortizzatori pluriregolabili Öhlins in luogo degli originali Bilstein e un’inedita trasmissione sequenziale Sadev a 6 rapporti – attuata pneumaticamente, corredata di levette al volante e derivata dalla versione V8 500 – in sostituzione del tradizionale cambio manuale a 6 marce di derivazione Honda.
Analogamente al passato, il telaio tubolare è costituito da un originalissimo esoscheletro in acciaio succintamente rivestito con pannelli in fibra di vetro intercambiabili – ora derivati dalla versione 500, mossa da un V8 2.4 Supercharged da 500 cv –, mentre lo schema delle sospensioni prevede dei classici bracci triangolari sovrapposti sia all’avantreno sia al retrotreno cui si abbina una soluzione di derivazione racing consistente negli ammortizzatori di tipo push-rod, ovvero con puntoni diagonali che lavorano in compressione. Quanto costa? In Inghilterra, Ariel Atom 3.5R è proposta a partire da 65.000 euro. Un prezzo da discount. Per prestazioni degne di una Ferrari LaFerrari…