Un’icona di stile che non teme di andare controcorrente: mentre la maggioranza dei produttori di sportive ha messo al bando la trasmissione manuale, ultima in ordine di tempo BMW per i modelli Motorsport, Aston Martin V12 Vantage S accantona il classico aplomb inglese per tornare a credere nel cambio meccanico. Un tocco rétro condiviso da Porsche che, in occasione del recente Salone di Ginevra, ha svelato la “manualissima” 911 R.Mossa dall’intramontabile 12 cilindri a V 48V di 5.935 cc accreditato di 572 cv, la coupé e roadster inglese è disponibile, come accennato, con un cambio manuale a 7 rapporti – e non a 6 velocità come nel caso della “sorella minore” V8 – in alternativa alla nota trasmissione robotizzata a 7 marce. Non cambia il prezzo e, soprattutto, non vengono intaccate le prestazioni: lo scatto da 0 a 100 km/h richiede 3,9 secondi, con la velocità massima che si attesta a 330 km/h. Cambio manuale che, nel dettaglio, vede la prima collocata in basso a sinistra, così da conservare i rapporti d’uso più frequente all’interno del classico “schema ad H”, ed è corredato del sistema AmShift, attivabile dal guidatore, che effettua la doppietta automatica, facilitando le scalate. La medesima tecnologia interviene per cambiare a gas aperto, tagliando l’alimentazione al salire di marcia.Oltre al cambio manuale, il restyling 2017 di Vantage V12 S porta in dote la terza generazione del sistema d’infotainment AMi con il navigatore satellitare, e ora compatibile con lo standard Apple CarPlay; alla “sorella minore” Vantage V8 d’ora in avanti disponibile unicamente in configurazione S da 436 cv è dedicato l’inedito pacchetto estetico Sport Plus con di cinque tinte speciali, cerchi in lega specifici a 10 razze e finiture a contrasto sia interne sia esterne.