Quattro posti, design futuristico, telaio in alluminio e abitacolo in poliuretano termoplastico misto a fibra di carbonio (CFRP) con rivestimenti “eco”. Anticonvenzionale nella linea e nelle finiture, la compatta tedesca pesa 1.195 kg nella versione a zero emissioni. Un valore degno di nota – specie considerando che la rivale Renault Zoe si attesta a 1.468 kg – cui si abbina una ripartizione delle masse 50/50 tra avantreno e retrotreno. Caratteristica che tradisce l’indole sportiveggiante della vettura (leggi qui la prova di BMW i3). Precisa e reattiva, scatta da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi grazie a un motore elettrico da 170 cv e 250 Nm (25,5 kgm) alimentato mediante una batteria agli ioni di litio “annegata” nel sottoscocca. La trasmissione è monomarcia, la trazione posteriore. È equipaggiabile con un bicilindrico a benzina di 647 cc e 34 cv che mantiene costante il livello di carica della batteria. i3 adotta così un serbatoio da 9 litri e diviene un’elettrica “ad autonomia estesa”, similmente a Chevrolet Volt/Opel Ampera e a Fisker Karma. In sostanza, un’ibrida in serie anziché in parallelo, con il motore elettrico interposto tra termico e trasmissione in modo tale che questa sia sempre azionata dall’elettrico. L’autonomia, in tal caso, tocca i 300 km, lo scatto da 0 a 100 km/h peggiora lievemente (7,9 secondi), il peso raggiunge i 1.315 kg e le emissioni si attestano a 13 g/km di CO2. Aumenta sensibilmente il prezzo: da 36.500 a 41.150 euro.
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