fbpx

Lamborghini Huracán LP 610-4

Scocca in alluminio/carbonio per l’erede di Gallardo. Confermato il V10 5.2, portato però a 610 cv. Scatta da 0 a 100 km/h in 3,2” anche grazie all’inedita trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti. 4WD permanenti, da tradizione, e freni carboceramici di serie

L’immortalità non è per sempre. Ogni certezza si è sgretolata. Gallardo non c’è più. Dopo aver superato indenne oltre un decennio di carriera, dopo aver visto il V10 passare da 4.961 a 5.204 cc, dopo una costante crescita prestazionale e un altrettanto incessante dimagrimento, la Lamborghini più venduta di sempre è andata in pensione.

Huracán è la sua erede. E il V10 non viene meno. Non muta, del resto, nemmeno la cilindrata (5,2 litri), mentre la potenza cresce vertiginosamente, passando dai 570 cv di LP 570-4 Squadra Corse, vertice della gamma Gallardo, a 610 cv. Un’iniezione di cattiveria che porta in dote uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,2” e una velocità massima di 325 km/h. Nulla possono, a confronto, le “vecchie” LP 560-4 Coupé (560 cv e 0-100 km/h in 3,7”) e LP 570-4 Squadra Corse (570 cv e 0-100 km/h in 3,4”). Un risultato eccezionale, specie considerando che, da tradizione Lamborghini, a Huracán LP 610-4 faranno seguito una nutrita serie di edizioni speciali ancor più estreme nelle prestazioni.

Nel dettaglio, il V10 5.2 eroga 610 cv a 8.250 giri/min, dimostrandosi lievemente più propenso agli alti regimi rispetto al passato: il picco di potenza di Gallardo LP 560-4 Coupé veniva infatti raggiunto a 8.000 giri. Cresce, al contempo, la coppia, passata da 55,0 a 57,1 kgm a 6.500 giri/min. Come in passato, il propulsore vanta il sistema di alimentazione a iniezione diretta stratificata. Il carburante può così essere immesso sia direttamente nelle camere di scoppio sia indirettamente nei collettori d’aspirazione, garantendo il miglior compromesso tra prestazioni, fluidità d’erogazione e consumi, e consentendo il rispetto della normativa antinquinamento Euro 6.

Tanta grinta consente al nuovo “toro” di Sant’Agata Bolognese – da tradizione i modelli Lamborghini traggono il proprio nome da famosi tori da combattimento – d’incornare, almeno sulla carta, la rivale Ferrari 458 Italia, mossa da un V8 4.5 da 570 cv, accreditata di un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4” e forte di 325 km/h di velocità massima. Per abbattere 458 Speciale (605 cv), sarà invece necessario attendere una versione altrettanto estremizzata di Huracán, dal momento che la supersportiva hyperlight di Maranello è accreditata di uno 0-100 km/h in 3,0” e 326 km/h. Identico discorso per McLaren 12C, dato che il V8 3.8 biturbo da 625 cv spinge la supercar inglese da 0 a 100 km/h in 3,1” toccando i 333 km/h.

Rivoluzione a livello telaistico: la scocca in alluminio di Gallardo viene relegata al mondo dei ricordi. Debutta un’inedita struttura ibrida in lega leggera e carbonio. Huracán rinuncia pertanto alla monoscocca interamente in fibre composite adottata dalla sorella maggiore Aventador: una scelta legata alle economie di scala. Condividerà infatti lo “scheletro” con la nuova Audi R8, il cui debutto è previsto nel 2015. Il peso si attesta così a 1.422 kg, cui consegue un rapporto peso/potenza di 2,33 kg/cv. 1.422 kg che, a dire il vero, non costituiscono un risultato epocale – Gallardo LP 560-4 Coupé vanta 1.410 kg e LP 570-4 Squadra Corse 1.340 kg – ma che risente inevitabilmente di un’altra rivoluzione tecnica portata in dote dalla supercar Lamborghini. Una rivoluzione che ricalca quanto avvenuto in Ferrari con l’abbandono del cambio robotizzato F1… La trasmissione elettroattuata a 6 rapporti e-gear viene sostituita da un’unità a doppia frizione a 7 rapporti (di derivazione Audi), abbinata alla consueta trazione integrale permanente. Quest’ultima gestita elettronicamente così da poter variare la ripartizione standard della coppia tra avantreno e retrotreno in funzione del programma di marcia selezionato.

Oltre ai 610 cv eruttati dal V10 5.2, alla scocca in alluminio/carbonio e alla trasmissione a doppia frizione, sono testimoni del salto generazionale portato in dote dalla sportiva Lamborghini l’adozione di serie di un impianto frenante con dischi carboceramici e la disponibilità come optional delle sospensioni magnetoreologiche. Grandi novità, infine, anche in abitacolo, nel segno della modernizzazione rispetto all’ormai “instant classic” Gallardo. Al centro del cruscotto debutta uno schermo TFT a colori da 12,3” configurabile a piacimento, così da mostrare non solo contagiri e tachimetro, ma anche le mappe della navigazione e le opzioni del sistema d’infotainment. Prodotta nello storico stabilimento di Sant’Agata Bolognese, da gennaio 2014 Huracán sarà protagonista di oltre 130 anteprime private in 60 città del mondo. Il debutto mondiale avverrà al Salone di Ginevra 2014. Le corna sono affilate. Attenti al Toro…

 

Articoli correlati
L’IA rivoluziona il settore automotive: dal Volvo Studio di Milano, le nuove frontiere della tecnologia
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?