L’entry level è servita. Porsche Macan, la “piccola” Sport Utility di Stoccarda, dopo l’aggiornamento 2016 legato all’introduzione del rinnovato sistema d’infotainment Porsche Communication Management (PCM), la variazione della servoassistenza di base dello sterzo, dal feeling ancor più sportivo, e il debutto tra gli optional dei gruppi ottici adattivi full LED, vede ampliarsi la gamma grazie alla versione d’ingresso 2.0 turbo benzina.Non è una novità assoluta. Già disponibile per alcuni mercati asiatici, ora Macan 2.0 Turbo arriva anche in Europa, mossa da un 4 cilindri di 2,0 litri a iniezione diretta di benzina sovralimentato mediante singolo turbocompressore. Un’unità di derivazione Volkswagen, accreditata di 252 cv e 370 Nm di coppia e abbinata esclusivamente alla trasmissione a doppia frizione PDK a 7 rapporti. Complice la trazione integrale permanente, caratterizzata dalla classica frizione a lamelle a gestione elettronica che prevede una ripartizione standard dei kgm 15% verso l’assale anteriore e 85% verso il posteriore, la baby SUV Porsche scatta da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi (6,5 secondi optando per il pacchetto Sport Chrono) e raggiunge una velocità massima di 229 km/h. Prestazioni non troppo distanti da Macan S – forte di un V6 3.0 biturbo da 340 cv – che fa registrare rispettivamente 5,4 secondi e 254 km/h, nonché in linea con la versione S Diesel (3.0 td da 258 cv) che può contare su 6,3 secondi e 230 km/h.Il peso della vettura, 1.770 kg, fa della 2.0 Turbo la Macan più leggera in gamma; una caratteristica che gioca a favore del contenimento dei consumi, tanto da percorrere mediamente 13,9 km/l. Proposta in Germania a un prezzo di 55.669 euro, vale a dire circa 5.000 euro in meno rispetto a Macan S Diesel, annovera nella dotazione di serie i cerchi in lega da 18 pollici, i sedili con inserti in Alcantara, il sistema Porsche Communication Management, il portellone a gestione elettrica e l’avviso di superamento involontario della linea di corsia. Optional le sospensioni pneumatiche adattive PASM.