Lasciate ogni emozione, o voi ch'entrate! Fabia ha tante doti, in primis praticità, spaziosità e cura teutonica delle finiture, ma provare un brivido osservandola, o guidandola, richiede lo sviluppo cognitivo di Forrest Gump. L’RS, al contrario, riuscirebbe a far sorridere persino Clint Eastwood. Ha, infatti, la rabbia in corpo. Il 1.4 a iniezione diretta di benzina, condiviso con VW Polo GTI, Seat Ibiza SC Cupra e Audi A1, è caratterizzato dalla doppia sovralimentazione, ovvero dell’azione combinata di un compressore volumetrico e di un turbocompressore a gas di scarico chiamato a intervenire oltrepassati i 2.400 giri/min. Un’unità bramosa di giri, forte di un allungo degno del miglior Usain Bolt che non solo porta l’ago del contagiri a lambire senza flessioni la zona rossa, ma addirittura lo proietta a quota 7.500 giri. A tanta generosità si accompagna l’efficacia della trasmissione DSG a doppia frizione a 7 rapporti con opzione manuale mediante levette al volante; dolce negli innesti in modalità standard, veloce nei passaggi di rapporto e nel kick down in configurazione Sport. Assetto rigido, avantreno rapido in inserimento, rollio ridotto ai minimi termini e, soprattutto, retrotreno “vivo”, sensibile ai trasferimenti di carico una volta disattivata l’elettronica al punto da beneficiare di un moderato sovrasterzo onde rendere più rapida la chiusura delle traiettorie, rendono Fabia RS terribilmente appagante nel misto.